Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Art Make Love - 30/70

Immagine
A guardare le copertine degli album del collettivo australiano 30/70, compresa questa, la prima cosa che vi verrebbe in mente è quella di rifuggirle come fa un gatto in presenza di una ciotola di croccantini rancidi, oppure potreste pensare che è l’opera partorita da un anonimo musicista dance tutto zumpa zumpa e zero neuroni cerebrali.  Fortunatamente niente di tutto questo, e mai come in questo caso veniamo ingannato dall’apparenza. I 30/70 infatti si muovono in quel maelstrom che è il nu-jazz che tanto spopola in Gran Bretagna e che vede in band quali gli Ezra Collective uno degli esempi più riusciti. Un nuovo linguaggio di jazz che poco ha a che vedere con la tradizione, non a casa negli States si preferisce chiamarlo BAM, acronimo di Black American Music, genere che riunisce tutto quello che di “black” vi viene in mente e che ha musicalmente partorito negli ultimi cinquant’anni. Quindi sotto con dosi massicce di soul, assoli in quota free, broken beat, elettronica a la Herbie ...

Deluxe ‘70 V1 - Haircuts For Men

Immagine
Ciò che ascolteremo oggi è un album di vaporwave, un genere non convenzionale e un movimento estetico emerso intorno al 2010, che sfrutta suggestioni del passato e le presenta all'ascoltatore del terzo millennio. Il mondo della vaporwave ha delle specifiche ben definite: il suo periodo di riferimento va dalla metà degli anni '80 fino all'11 settembre 2001, con l'attacco alle Torri Gemelle di New York. Questo intervallo temporale è considerato un eldorado, una terra promessa da rivisitare attraverso la memoria. Tutto ciò che è accaduto successivamente non è rilevante, o almeno non ha un ruolo nel mondo della vaporwave. La musica vaporwave è creata da artisti anonimi che manipolano suoni, attingendo a influenze come il groove R'n'B, lo Smooth Jazz e il Lounge degli anni '80 con un tocco elettronico, il drum'n'bass, la musica delle televendite e della pubblicità, i suoni dei videogiochi delle vecchie console e dei primi PC economici come il Commodore 64...

Tunico - Tunico

Immagine
Dalla terra brasiliana arriva la nuova pubblicazione dell'etichetta Far Out Recordings, specializzata nelle sonorità dell'America del Sud. Il polistrumentista Antonio Secchin, noto come Tunico, presenta il suo primo album da solista, in cui prende le radici musicali del suo paese, come il samba, il forro e il maracatu, e le fonde con il jazz fusion, richiamando maestri del genere come la Banda Black Rio, Hermeto Pascoal e il Quarteto Novo. Questo lavoro è un assaggio delle notti trascorse da Tunico e i suoi compagni a suonare nei locali di Rio de Janeiro, dove il nostro artista è giunto dalle strade e dalle stazioni della metropolitana, dove si esibiva come musicista ambulante. Oltre alla sua chitarra acustica, strumento principale, Tunico suona la chitarra elettrica, il sax soprano e alto, oltre a mettere in mostra le sue abilità vocali, ben supportato dai suoi compagni d'avventura. L'album richiama lo spirito di quegli album di Pat Metheny in cui l'influenza della...

The Island Records Years 1974-1985 - Robert Palmer

Immagine
Finalmente, ecco un cofanetto che si distingue dalla solita riproposizione delle stesse vecchie canzoni di sempre o dalle riedizioni di album storici con remix che spesso stravolgono l’opera originale, suscitando scarso interesse nell’ascoltatore. “The Island Years 1974-1985,” pubblicato da Edsel, raccoglie i nove album originali di Robert Palmer incisi per la Island Records, inclusi lati B, versioni alternative e demo. Questa raccolta offre la speranza di riportare alla ribalta un artista che rischia di essere dimenticato. Robert Palmer, noto per la sua vita da donnaiolo scapestrato, con il vizio di fumare tre pacchetti di sigarette al giorno, colazioni con belle donne e vodka Martini, è famoso in Italia principalmente per una canzone: “Johnny And Mary,” estratta dall’album “Clues” del 1980, che segnò la sua svolta verso l’elettronica, fulminato sulla via di Nassau* dal musicista inglese Gary Numan. Questo brano ebbe un successo tale da essere copiato quasi identicamente da Dori Ghezz...

È O Que A Casa Que Oferece - Gabriel Da Rosa

Immagine
Il brasiliano Gabriel Da Rosa, fino a poco tempo fa, non aveva mai esplorato il mondo della bossa nova; anzi, si dedicava a generi musicali molto distanti da questa tradizione. Dopo aver lasciato il Brasile per Los Angeles, Gabriel faceva parte di un gruppo pop-punk. Una volta sciolto il gruppo, ha deciso di riscoprire i suoni che circolavano per la sua casa durante l'infanzia, grazie ai dischi portati da suo padre, un produttore discografico. Potreste pensare che realizzare un album di bossa nova sia una sfida semplice, ma in realtà è una sfida notevole, soprattutto in un'epoca dominata da tendenze musicali più commerciali e superficiali. Richiede una notevole dose di coraggio. Gabriel Da Rosa ha ben chiaro il suo obiettivo e si ispira a veri giganti della bossa nova come Caetano Veloso, João Gilberto e Luiz Bonfa, coloro che hanno rivoluzionato la musica brasiliana negli anni '50 e '60. Questo album è una vera dichiarazione d'amore, un omaggio al suo paese d'o...

Two Headed Frapp - Ronnie Foster

Immagine
Verso la fine degli anni sessanta, l'importante etichetta Blue Note stava attraversando un periodo difficile. Dopo l'epoca del be-bop e dell'hard-bop, che aveva contribuito a definire, e con il free-jazz troppo sperimentale per garantire vendite consistenti, l'etichetta fondata da Alfred Lion e Frances Wolff si trovava a dover affrontare gravi sfide finanziarie per evitare la chiusura. In risposta a questa necessità economica, decisero di aprire le porte a una vasta gamma di influenze legate alla musica afroamericana, abbracciando il funk, il soul e altro ancora. Queste fusioni coinvolsero musicisti che non avevano l'improvvisazione come obiettivo principale. Naturalmente, ciò provocò l'opposizione dei puristi del jazz, che vedevano con disprezzo le produzioni orientate al groove di quegli anni. Un esempio delle critiche è rappresentato da quanto scrisse Hugh Witt su Jazz Journal: "È triste che un'etichetta con la reputazione della Blue Note si riduca a...

America Good-Bye - Alberto Radius

Immagine
“La bandiera ha stelle a volontà, allora come mai non brilla” Lo ricorderanno come il chitarrista di Lucio Battisti o come uno dei fondatori della "Formula Tre", ma Alberto Radius oltre ad essere stato tutto questo ed essere stato uno tra i migliori chitarristi che l'Italia abbia mai avuto, è anche l'autore di tre signori album solisti, tra i quali spicca "America Good-Bye" del 1979, album sulla morte del sogno americano composto insieme a Daniele Pace e Oscar Avogadro, due tra i più acuti parolieri italiani. Strano destino davvero quello di Radius e di questo album, prodotto in un periodo in cui se non eri allineato ad andarti bene venivi etichettato come uno "di destra". Se solo lo avessero ascoltato più attentamente molti soloni sputa sentenze, avrebbero trovato in questo concept il racconto disilluso di una nazione già allora in disfacimento morale, con le sue storie di miserie umane e di perdenti.  Radius qui è un narratore di tutto questo, co...

Shapes & Colors - Abracadabra

Immagine
Durante la pandemia, Hannah Skelton, metà del duo Abracadabra, si è trovata costretta a chiudere il suo salone di parrucchieri a Oakland e a diventare una parrucchiera a domicilio. Nonostante i suoi clienti vivessero in lussuose ville con piscine, campi da tennis e ampi spazi, ha dovuto sopportare le loro lamentele riguardo alla chiusura, senza riuscire a far loro capire quanto fossero comunque privilegiati. Questo ha spinto Skelton e il suo compagno d'avventura, Chris Niles, a concepire un album che riflettesse la società attuale, esplorando la sua decadenza e immergendosi nei ritmi degli anni '80. L'album racconta una distopia neo-realista con suoni freddi e distanti che ricordano le produzioni electronic-pop di Sheffield. Il disco presenta molte influenze riconoscibili, tra cui elettronica, funk, psichedelia, space jazz, Afro-beat, dub e effetti vocoder simili a quelli di Laurie Anderson. Vi sono anche echi dei Tom Tom Club e dei Deerhoff, con strumenti come il Mini Moog...

Guilty - James Robinson

Immagine
Pubblicato nel 1987, inizialmente solo su vinile, mentre la versione CD è stata successivamente ristampata dai giapponesi, "Guilty" è uno di quegli album così rari che non contiene alcun brano riempitivo. È altrettanto sorprendente che un disco così bello sia stato praticamente dimenticato nel corso degli anni. James Robinson, la voce che ha preso il posto del grande Luther Vandross nel gruppo soul Change, purtroppo non ha goduto del successo del suo predecessore, il che è davvero un peccato, soprattutto dopo aver ascoltato questa gemma. Dal punto di vista vocale, Robinson può competere con artisti più celebrati dell'epoca, mentre musicalmente l'album è un esempio autentico di soul degli anni '80, con suoni sintetici e bassi incisivi. Presenta una varietà di stili, spaziando dai brani slow-tempo ai mid-tempo, passando per il New Jack Swing e arrivando persino a un pezzo gospel. Il tutto è eseguito con stile ed eleganza, senza una nota fuori posto. Comprendo che mo...

Love Approach - Tom Browne

Immagine
Se non fosse stato per "Funkin' For Jamaica," avremmo potuto scambiare questo album di Tom Browne con uno qualsiasi di Herb Alpert, tanto sono le somiglianze con il trombettista di Los Angeles. Ma è proprio questo brano, collocato all'inizio di "Love Approach," a fare la differenza. Ancora oggi, possiamo affermare con certezza che "Funkin' For Jamaica" è un pezzo monumentale che continua a far muovere i corpi nelle discoteche. È stato così famoso da essere reinterpretato e campionato innumerevoli volte, tanto da oscurare l'album che lo contiene. Nonostante il titolo, il brano non ha nulla a che fare con il paese tropicale, ma è un omaggio al quartiere Jamaica, nel Queens, New York, il luogo di origine di Tom Browne, dove iniziò la sua carriera musicale suonando nei locali e nei bar locali prima di esibirsi al Breezin' Lounge di George Benson. È stato proprio Benson a presentare Browne a due figure chiave della Fusion, Larry Rosen e Dave...

Natureza - Joyce Moreno

Immagine
Abbiamo dovuto attendere ben 45 anni per poter ascoltare ciò che avrebbe potuto diventare un classico della musica popolare brasiliana e avrebbe fatto di Joyce Moreno una stella di prima grandezza a livello internazionale. È stata l'etichetta londinese Far Out Recordings a riportare questo disco dall'oblio. La storia di "Natureza" è una storia di occasioni mancate, sfortuna e incomprensioni. Nel 1977, Joyce Moreno viveva a New York e fu presentata da João Palma, il batterista di Jobim, al produttore tedesco Claus Ogerman, noto per aver portato al successo internazionale artisti come Jobim e João Gilberto. Dopo un'audizione durante la quale Joyce e Palma fecero una forte impressione, Ogerman decise di realizzare un album.  Ogerman non lesinò sulla qualità, riunendo alcuni dei più grandi musicisti jazz statunitensi, tra cui Michael Brecker, Joe Farrell, Buster Williams e Mike Mainieri, insieme a musicisti brasiliani come Mauricio Maestro (che collaborò con Joyce nel...

Futures - Burt Bacharach

Immagine
  Ripropongo oggi, in occasione della scomparsa di Burt Bacharach, questa mia recensione, riveduta e corretta, pubblicata nel 2016 "Futures" segna un capitolo significativo nella carriera di Burt Bacharach, rappresentando il suo primo lavoro dopo la separazione dal paroliere Hal David. Nonostante due brani di questa collaborazione di successo siano inclusi nell'album, Bacharach si avventura in un territorio musicale nuovo, più profondo e maturo, allontanandosi dalla  voce di Dionne Warwick e dai successi che avevano caratterizzato il decennio precedente. Quest'album, uscito nel 1977, è notevolmente avanti rispetto all’anno della sua pubblicazione e forse non immediatamente accessibile a causa degli arrangiamenti intricati che lo caratterizzano. Tuttavia, se ci si dedica con attenzione, si possono intravedere gli elementi che verranno sviluppati successivamente nella sua carriera, come si può notare in "Sometimes Late At Night" album della allora moglie di Ba...

Love Conquers All - Michael Wycoff

Immagine
Come molti altri album post-disco che emersero all'inizio degli anni '80, "Love Conquers All" di Michael Wycoff ha condiviso una storia di insuccesso commerciale nel mainstream, ma ha trovato un seguito fedele tra gli amanti della musica soul, diventando un classico underground che continua a essere apprezzato ancora oggi. Dopo aver fatto la sua comparsa come collaboratore vocale nell'album di Stevie Wonder, "Songs In The Key Of Life", Michael Wycoff fu scoperto dalla RCA e messo sotto contratto nel 1980, facendo parte della neonata divisione Black Music. Dopo un album pubblicato nel 1981, "Feel My Love", che purtroppo non riuscì a ottenere successo in classifica, per "Love Conquers All" tutto fu pianificato in modo meticoloso. Coinvolse musicisti di alto calibro come il tastierista Webster Lewis, il batterista James Gadson e i backing vocals Gary Taylor, Tawatha Agee e Fonzi Thorton. Inizialmente, l'album sembrava avere successo ...

O Paraíso - Lucas Santtana

Immagine
La musica popolare brasiliana è un genere sempre in bilico tra il calligrafismo degli artisti che l'hanno resa celebre, la musica orecchiabile e la fusione di stili. Fortunatamente, il nuovo album di Lucas Santtana, il nono nella sua discografia, rientra in quest'ultima categoria. Se da un lato Santtana è accompagnato dai grandi nomi del genere, e in questo caso omaggia Jorge Ben con la cover di "Errare Humanum Est," dall'altro riesce a distinguersi creando uno dei migliori album di MPB (Musica Popular Brasileira) che si possano ascoltare con "O Paraíso." Questo album parte da un progetto ben definito: raccontare lo stato attuale del pianeta Terra, affrontando temi come lo sfruttamento delle risorse naturali e la crisi climatica. Si tratta di un accorato appello per un cambiamento nella situazione. Ovviamente, sappiamo che un album da solo non può risolvere i problemi, ma può contribuire a sensibilizzare le persone su queste questioni, e "O Paraíso...

Push - Noriko Miyamoto

Immagine
Non smetterò mai di ringraziare l'etichetta britannica BBE per le preziose ristampe di dischi di rare groove che ci regala. Molte di queste registrazioni sono state originariamente pubblicate a livello locale, come nel caso di "Push," uscito in Giappone nel 1978 e ristampato solo due volte in terra nipponica. Questo album vede protagonista il contrabassista Isao Suzuki, una leggenda del jazz giapponese e non solo, unito alla voce cristallina di Noriko Miyamoto al suo debutto assoluto. Tutti gli indizi ci conducono a ciò che effettivamente troveremo: una fusione di altissima qualità, quel groove distintivo che caratterizzava gli album degli anni '70, e che ancora oggi, grazie anche a artisti illuminati come Thundercat e i Sault, si mantiene contemporaneo. Sei brani per un totale di trentasei minuti, tra cui uno strumentale, il classico jazz "Stella By Starlight," che ci offre un assaggio della maestria di Suzuki nel suo fraseggio al contrabbasso. Gli altri br...

Love & Gravity - Object Heavy

Immagine
"Love & Gravity" rappresenta il primo album in studio della band retro-funk americana Object Heavy, originaria del nord della California. Questo album è stato pubblicato nel 2023 sotto l'etichetta Color Red, con la produzione affidata a Kelly Finnigan dei Monophonics, che ha contribuito in modo significativo a definire il sound della band. L'opera è una mescolanza di funk, soul classico, gospel, con tocchi di R&B e hip-hop moderno. I testi ruotano attorno ai temi dell'amore, delle relazioni e della crescita personale. L'album ha ricevuto recensioni positive da parte della critica musicale, che ha elogiato l'eclettico sound della band e la coesione tra i musicisti. Questi ultimi uniscono elementi di stili musicali vintage e moderni per creare un'esperienza sonora che è sia nostalgica che fresca allo stesso tempo. Sebbene il disco attinga dalle radici degli anni '70, richiamando l'epoca della blaxploitation e delle dance-hall, non offre n...

Azul - Danilo Cutrim

Immagine
Danilo Cutrim, nel corso dei suoi vent'anni di carriera nella scena musicale brasiliana, è tutt'altro che un artista statico. Ha attraversato una vasta gamma di generi, spaziando dall'hardcore al reggae, dalla samba al rap e persino al funk carioca. Ha anche partecipato a numerose band locali, tra cui i Forfun, Braza, Da Bossa e Du Brazilis. Tuttavia, mancava ancora un album solista nel suo percorso, ed ecco finalmente "Azul", il primo album a nome Danilo Cutrim. Come la sua carriera musicale, anche questo album presenta una varietà di sonorità, pur restando all'interno del territorio pop, evidenziando la versatilità dell'artista brasiliano. Ciò che colpisce in modo evidente è la libertà con cui Cutrim attraversa diversi stili musicali, passando con disinvoltura e indiscussa maestria dalla bossa nova alla samba influenzata dall'Afro-beat, dalla MPB (Musica Popular Brasileira) all'ijexà, dal forró persino allo yacht-rock. "Azul" riflette l...

Point Of No Return - Malcolm Strachan

Immagine
Non occorre molto per creare un album piacevole all'ascolto, e il trombettista scozzese Malcolm Strachan, con vent'anni di esperienza sulla scena musicale e membro degli Haggis Horns, nonché collaboratore di artisti come Amy Winehouse, Mark Ronson e Jamiroquai, lo sa bene. Dopo il successo della sua prima avventura solista nel 2020 con "About Time," Strachan torna oggi con il nuovo progetto intitolato "Point Of No Return," pubblicato sotto l'etichetta Haggis Records. Si tratta di un solido album jazz dal sapore da club, che richiama fortemente ai dischi prodotti dalla CTI. Le sue sonorità attingono a un'ampia gamma di stili senza tempo, che spaziano dal jazz modale ai ritmi latini e alla bossa nova, arrivando persino a brani immaginari per colonne sonore. Tra i brani che meritano menzione, "Nossa Dança" si distingue come una bossa nova esaltante che invita a ballare, mentre "The Wanderer," un brano mid-tempo dal ritmo latino, ci t...

Floral Portrait - Floral Portrait

Immagine
Una scatola di metallo e il suo carillon, contenente caramelle dal profumo di rosa e lavanda, evocando l'infinita estate, l'odore dei pini e delle macchie di rosmarino. In sottofondo, i vinili sul giradischi: Pet Sounds di Brian Wilson, Burt Bacharach e gli High Llamas. È la passione per il pop barocco e tutto il suo universo: il clavicembalo, il basso Hofner, la Rickenbacker, la chitarra lap steel, il violino, la viola, il violoncello e il glockenspiel, il campanello di una bicicletta e gli sguardi fugaci, le arpe, i fiati e il flicorno, il wall of sound, il romanticismo. E poi c'è quella canzone, "Waves", un autentico gioiello pop che sfiora la perfezione, capace di trasportarti in uno stato di estasi. L'autore racconta: "In quel periodo, ho suonato la progressione degli accordi centinaia di volte, senza avere nient'altro da fare. Poi ho avuto la sensazione che questa canzone meritasse di essere completamente realizzata quando i miei coinquilini mi ...