Il brasiliano Gabriel Da Rosa, fino a poco tempo fa, non aveva mai esplorato il mondo della bossa nova; anzi, si dedicava a generi musicali molto distanti da questa tradizione. Dopo aver lasciato il Brasile per Los Angeles, Gabriel faceva parte di un gruppo pop-punk. Una volta sciolto il gruppo, ha deciso di riscoprire i suoni che circolavano per la sua casa durante l'infanzia, grazie ai dischi portati da suo padre, un produttore discografico.
Potreste pensare che realizzare un album di bossa nova sia una sfida semplice, ma in realtà è una sfida notevole, soprattutto in un'epoca dominata da tendenze musicali più commerciali e superficiali. Richiede una notevole dose di coraggio. Gabriel Da Rosa ha ben chiaro il suo obiettivo e si ispira a veri giganti della bossa nova come Caetano Veloso, João Gilberto e Luiz Bonfa, coloro che hanno rivoluzionato la musica brasiliana negli anni '50 e '60.
Questo album è una vera dichiarazione d'amore, un omaggio al suo paese d'origine e a un genere musicale che, purtroppo, è stato in gran parte dimenticato. Qui non troverete sperimentazioni eccessive, ma piuttosto una bossa nova classica e fedele alle radici, ad eccezione di un brano, "Interlude," che sperimenta in modo ponderato senza deviare dal tema centrale dell'album.
La bellezza di questo disco risiede nella sua sincerità. Si sente nell'impegno con cui Gabriel Da Rosa ci guida attraverso la sua musica, negli arrangiamenti curati e nelle armonie vocali. "É O Que A Casa Que Oferece" è, per me, come un respiro di aria fresca, un momento di relax e di completa beatitudine durante i trenta minuti che compongono le nove canzoni dell'album. Ha anche il merito di emozionare, un'esperienza che spesso manca in molti altri generi musicali contemporanei, come la trap o il pop dai testi incomprensibili di alcuni artisti nostrani.
👉 https://gabrieldarosa.bandcamp.com/album/o-que-a-casa-oferece👈
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