Shapes & Colors - Abracadabra

Durante la pandemia, Hannah Skelton, metà del duo Abracadabra, si è trovata costretta a chiudere il suo salone di parrucchieri a Oakland e a diventare una parrucchiera a domicilio. Nonostante i suoi clienti vivessero in lussuose ville con piscine, campi da tennis e ampi spazi, ha dovuto sopportare le loro lamentele riguardo alla chiusura, senza riuscire a far loro capire quanto fossero comunque privilegiati.

Questo ha spinto Skelton e il suo compagno d'avventura, Chris Niles, a concepire un album che riflettesse la società attuale, esplorando la sua decadenza e immergendosi nei ritmi degli anni '80. L'album racconta una distopia neo-realista con suoni freddi e distanti che ricordano le produzioni electronic-pop di Sheffield.

Il disco presenta molte influenze riconoscibili, tra cui elettronica, funk, psichedelia, space jazz, Afro-beat, dub e effetti vocoder simili a quelli di Laurie Anderson. Vi sono anche echi dei Tom Tom Club e dei Deerhoff, con strumenti come il Mini Moog, il Fairlight EMI e l'ARP 2600, mixati su una console Neve 5313 del 1979. Questa musica, se non scalda il cuore, almeno stimola la mente e fa muovere le gambe.

L'album riflette la realtà attuale, definita da Hannah come "un enorme caos che è sistematicamente danneggiato, ma non è completamente perduto". Invita gli ascoltatori a tirare fuori ogni briciola di speranza e forza di volontà rimasta dentro di loro, a riversarla nel grande calderone di rabbia e frustrazione che ribolle in ognuno di noi e, con questa pozione, a contribuire collettivamente al cambiamento necessario per portare amore e luce in questo buio spazio.


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