Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Sunrise Express - OSC (2025, My Pet Flamingo)

Immagine
Il Sunrise Express, treno notturno che collega Tokyo a Izumi, ha funto da ispirazione sonora per OSC, acronimo di Opus Science Collective, musicista, compositore e produttore dedito a due sottogeneri del Vaporwave: Futurefunk e Synthwave. La scelta non è casuale: sebbene tutti i brani siano composizioni originali, essi respirano un’estetica nipponica che rievoca i fasti del City Pop anni ’80 e della Yellow Magic Orchestra. I dieci pezzi strumentali, infatti, sfoggiano un groove solare e frizzante, come un’estate perenne catturata in note.   La vera ispirazione, però, è arrivata nel modo più improbabile: un documentario sui treni notturni trasmesso dalla rete tv giapponese NHK World, al quale OSC ha assistito. Il musicista è rimasto colpito dal Sunrise Express, dal suo stile retro-futurista, simile a come le persone negli anni ’80 avrebbero immaginato un treno del futuro.  E il suo album porta l’ascoltatore in un viaggio in treno, dalla partenza serale, al viaggio notturno, fin...

Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Narumin & Etsu

Immagine
Thru Traffic viene spesso indicato come uno dei vertici del City-Pop. Ma a dirla tutta, è un disco che guarda con così tanta convinzione allo Yacht Rock che verrebbe quasi da spostarlo di categoria. Più che un esempio di City-Pop influenzato dallo Yacht Rock, sembra il contrario. Ma andiamo con ordine. Hiroshi Narumi ed Etsuko Yamakawa arrivano entrambi dal mondo della musica classica, ma ben presto si lasciano attrarre da sonorità diverse: Yamakawa si innamora del pop anni ’60, mentre Narumi si immerge nel soft rock, nell’R&B e nella bossa nova. Si incontrano alla Yamaha Music Foundation: lei lavora come assistente, ma è una di quelle assistenti sveglie che sanno assorbire tutto, e ha l’occasione di imparare il mestiere direttamente dai compositori con cui collabora. Dopo qualche anno passato a lavorare dietro le quinte per altri, decidono di mettersi in proprio. Nel 1982 pubblicano Thru Traffic. Thru Traffic - (1982, Philips) Il disco, nonostante i problemi contrattuali e la prom...

Koine’ - Pellegrino e Zodyaco (2025, Early Sounds Recordings)

Immagine
Nato nel 2018 dall’idea del DJ e producer napoletano Pellegrino, il progetto Pellegrino & Zodyaco si consolida con la pubblicazione del nuovo album Koinè. La proposta musicale di P&Z affonda le radici in una Napoli storica: quella che sul finire degli anni ’70, ereditando la lezione di gruppi pionieristici come gli Showmen e i Napoli Centrale, iniziò a dialogare con la musica black, fondendola con le sonorità mediterranee. È in questo crogiolo che prese forma il Neapolitan Power, apice commerciale e simbolo della nuova scena partenopea, la quale tuttavia custodiva un florido sottobosco di artisti celebrati in ambito locale ma spesso sconosciuti al resto del Paese.  Nomi come Enzo Cervo, Tonica & Dominante, Tonino Balsamo e Donatella Viggiano, oggi riscoperti grazie a operazioni di ristampa, rappresentano proprio l’humus da cui trae linfa il progetto di P&Z. In Koinè dominano così sonorità dance mai banali, arricchite da suggestioni jazz-fusion, funk e tradizione med...

Yacht Rock Losers: Between The Swells - Jay Days (1978, Not on Label)

Immagine
Jay Days è uno di quei nomi che sembrano usciti da una vecchia scatola di nastri impolverati, l’ennesimo outsider dello Yacht Rock riaffiorato dal nulla, avvolto nel mistero e ignorato da chi non ha mai camminato lungo i sentieri meno battuti del westcoast pop. Di lui non si sa praticamente nulla: nessuna biografia, nessuna intervista, solo una foto sbiadita sul retro della copertina del suo unico disco, Between The Swells, pubblicato in private press nel 1978. Registrato ai Blue Light Recording Studios di Del Mar, in California, l’album è rimasto a lungo dimenticato, fino a quando l’etichetta coreana Big Pink non l’ha riportato alla luce nel 2014. Sei anni dopo, è stata la portoghese Mad About Records a offrirgli una nuova chance. Otto brani come otto piccoli viaggi, ognuno con una direzione diversa ma parte dello stesso itinerario sonoro: blue-eyed soul, yacht rock screziato di funk, jazz rock elegante. Una menzione particolare la meritano la solare Long Way Home, e la jazzata Pelika...

Pop Goes The Anthology - The Poppees (2010, Bomp! Records)

Immagine
The Poppees rappresentarono un’anomalia nel panorama power-pop. Nati nel 1973, quando il genere era ancora in nuce e le onde radio diffondevano tutt’altra musica, si sciolsero nel 1976, proprio alle soglie del riconoscimento del power-pop come entità musicale autonoma. Questi quattro giovani newyorkesi, animati da una fervente passione per il Merseybeat e per la musica britannica dei primi anni Sessanta, ebbero il tempo di lasciare una manciata di incisioni: il singolo  If She Cries, alcune demo promettenti e poco altro. Nonostante la brevità della loro parabola, con un’immagine curata nei minimi dettagli — completi coordinati impeccabili e cravattini neri sottili che evocavano l’epoca d’oro della British Invasion — riuscirono a conquistare un seguito notevole esibendosi nei locali della scena newyorchese. A preservare la loro eredità ci ha pensato la Bomp! Records, che nel 2010 ha pubblicato un’antologia completa di tutto il materiale reperibile, arricchita da numerose tracce ined...

Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Miki Matsubara

Immagine
  Miki Matsubara, cantautrice e pianista dalla voce inconfondibile, nacque il 28 novembre 1959 a Nishi-ku, nella prefettura di Osaka. A soli 19 anni decise di lasciare la sua città natale per trasferirsi a Tokyo, spinta da un sogno: vivere di musica. Una scelta coraggiosa che l’avrebbe portata a diventare una delle figure più riconoscibili della scena City Pop. Pocket Park - (1980 See-Saw) Il suo esordio discografico arrivò nel 1980 con Pocket Park , un debutto folgorante che ancora oggi resta il suo lavoro più amato e compiuto. Dentro c’era già tutto: la raffinatezza delle produzioni, l’intreccio tra pop, funk e jazz, ma soprattutto quella capacità di raccontare la vita urbana del Giappone in pieno boom economico. Tra le tracce spicca Mayonaka no Door / Stay With Me , una canzone che conquistò subito il pubblico, raggiungendo il 28° posto nella classifica Oricon. Un successo che ha superato il tempo: decenni dopo, il brano è tornato alla ribalta diventando virale su TikTok e YouTu...

The Oasis - Footshooter (2025, Tru Thoughts)

Immagine
Niente panico, Footshoter non è il nuovo album degli Oasis, The Oasis è il nuovo album di Footshooter. Footshooter è il moniker di Barney Whittaker, produttore, DJ di quella incredibile fucina che è il jazz crossover britannico, del quale fa sfoggio in The Oasis; jazz, breakbeat, hip-hop, house, tutto questo unito ad una creatività peculiare è il tratto saliente del lavoro di Footshooter. L’album è stato realizzato in tre anni ed ha visto la partecipazione di alcuni tra i nomi più in vista della scena soul e jazz britannica, tra cui segnalo James Mollison degli Ezra Collective, Allysha Joy, Cynthia e Sarah El Harrak.  Nonostante quando parlo di jazz calano vistosamente le visualizzazione, ebbene spero che in questo caso accada il contrario; si perché il jazz in The Oasis è il collante di base dei brani, ma fortunatamente per il resto evita accuratamente qualsiasi forma di accademismo e ci porta in territorio dancefloor, anzi, porta il jazz in ambito popular, esattamente come fu qua...

Marshall Crenshaw - Marshall Crenshaw (1982, Warner Bros.)

Immagine
Se è vero che la metempsicosi esiste, allora è certo che Buddy Holly si sia reincarnato in Marshall Crenshaw. Ma forse, ancora prima, l’anima dell’Elvis di Mystery Train si era già incarnata nel punk, per venire a far fuori quegli elefanti del rock anni ’70, i quali — per un quindicenne appassionato di rock come il sottoscritto, all’epoca — avevano già provveduto a trapanargli lo scroto. E senza quella sterzata, probabilmente, non sarebbe mai nato il power-pop. Così come è certo che il power-pop non sia stato solo affare di band: anche tra i solisti, ce ne sono stati di validissimi. L’album d’esordio pubblicato nel 1982 da Crenshaw, artista di Detroit, è più che brillante: suona ancora benissimo a distanza di quarantatre anni, e personalmente lo considero uno dei migliori debutti di sempre. Il suo power-pop è impeccabile, con un suono che conserva una freschezza tale da sembrare uscito direttamente dalle stanze del Brill Building. Già fuori moda all’epoca della sua uscita, per un gene...

Yacht Rock Losers: Why Not Me - Fred Knoblock (1980, Scotti Brothers)

Immagine
James Fred Knoblock viene da Jackson, Mississippi, e ha inciso un solo album, Why Not Me,  per una piccola etichetta, nel lontano 1980. Di lui si sa pochissimo: le poche fonti disponibili lo etichettano come musicista country, ma basta ascoltare il disco per capire che siamo da tutt’altra parte. Niente Stetson né pedal steel a volontà: qui ci troviamo davanti a un pop elegante, solare, perfettamente in linea con la tradizione californiana di fine anni ’70. Il singolo Why Not Me lo dimostra in modo lampante: due settimane in cima alla classifica Adult Contemporary e un sorprendente 18° posto nella Billboard Hot 100. Un effimero successo che lo colloca senza dubbio nel mondo del pop, quello raffinato, con arrangiamenti curati e un gusto melodico impeccabile. L’album, nel complesso, è una piccola gemma: ci sono brani energici che non scivolano mai nel kitsch, ballate e mid-tempo di grande classe, costruiti con attenzione al dettaglio e una sensibilità da vero songwriter. Il paragon...

Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Masaki Matsubara

Immagine
Masaki Matsubara è una vera leggenda della chitarra elettrica, un nome che in Giappone suscita immediatamente rispetto e ammirazione, ma che resta, ahimè, ancora troppo poco conosciuto tra gli appassionati di musica occidentali. Eppure, Matsubara meriterebbe di essere menzionato accanto ai più grandi di sempre, grazie a un talento che trascende ogni frontiera culturale e geografica.  Ha iniziato la sua carriera a 23 anni, diventando presto il turnista di riferimento in Giappone - una sorta di Jay Graydon del Sol Levante. Con la sua sei corde ha arricchito oltre 10.000 brani, molti dei quali sono diventati pilastri del City Pop. Tra questi spicca l’incredibile assolo improvvisato in Stay With Me di Miki Matsubara—un passaggio che da solo basterebbe a dimostrare la sua arte. Painted Woman - (1983, Canyon) Masaki Matsubara ha pubblicato ventiquattro album da solista, ma il suo apice arriva nel 1983 con Painted Woman e Sniper,  due classici che rappresentano una musica dal respi...

Coachella 2025 e invettive

Immagine
Note a margine sulla prima settimana del Coachella 2025. Vorrei soffermarmi, in particolare, sulle sciocchezze propinate nel corso degli anni dalla stampa musicale mainstream italiana: certi accostamenti del tutto fuori luogo tra Elodie e Beyoncé o Lady Gaga, oppure su Madame e Angelina Mango, che avrebbero – leggo – “un’aura internazionale”. Per quanto riguarda Elodie, spero vivamente che quei critici abbiano visto lo show di Lady Gaga, e che provino un minimo di vergogna anche solo per aver pensato di poterle accostare, fosse pure per un istante, nel chiuso della propria mente. Quanto all’“aura internazionale”, basti lo show di Charli XCX per demolire in un colpo solo madamine e angeline. Ma due parole le voglio dire anche alla stampa specializzata: possibile che non si riesca a leggere una riga sensata sui concerti di Coachella 2025 da parte di chi si autoproclama custode della qualità e dell’alternatività? Non è che se spendete un commento positivo su qualche artista mainstream poi...

Dawn Dance - Steve Eliovson & Collin Walcott (1981, ECM Records)

Immagine
  I dischi da venticinquesima ora, quei dischi che ascolti quando il tempo, invece di esaurirsi, lascia intravedere uno spiraglio. Sono dischi sospesi, che non trovano posto nella frenesia del giorno né nel silenzio della notte; musiche fuori asse rispetto al già ascoltato, che non esigono nulla se non la tua presenza. Essi costituiscono la colonna sonora di ciò che accade quando apparentemente non succede nulla, eppure è proprio lì che avviene tutto. Dawn Dance , opera di Steve Eliovson e Collin Walcott, è proprio un disco da venticinquesima ora, se non il disco per eccellenza. Un album intimamente legato alle vicende dei due autori, destinati – come vedremo – a non esibirsi mai su palcoscenici altisonanti, con un sipario calato troppo presto e che non si riaprirà più. Steve Eliovson nasce nel 1954 in Sudafrica, in un contesto oppresso dall’apartheid. Appassionato di chitarra, si trasferirà agli inizi degli anni ’70 a New York, dove aprirà un laboratorio-negozio dedicato alla vend...

The Dukes - Bugatti & Musker (1982, Atlantic)

Immagine
Se Dominic Bugatti e Frank Musker sono giustamente riconosciuti come due tra gli autori più prolifici del panorama pop west coast californiano, grazie a una lunga serie di brani portati al successo da altri artisti, lo stesso non si può dire per la loro produzione discografica personale, che si limita a un solo album: The Dukes , pubblicato dalla Atlantic nel 1982, anno fortunatamente ancora non corrotto da tutta la merda che ci piomberà tra capo e collo negli anni successivi.  Nel tempo ho maturato la convinzione che il periodo tra il 1980 e il 1982 sia stato particolarmente prolifico per il pop, e in particolare per quello che in seguito verrà etichettato come yacht rock. Ci stavamo finalmente scrollando di dosso la pesantezza che aveva caratterizzato il decennio precedente e, almeno qui in Italia, non eravamo ancora stati sommersi dal mondezzaio della musica commerciale più bieca. Purtroppo, del duo ci siamo dovuti accontentare di un unico disco, ascoltato fino allo sfinimento ...

Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Junko Ohashi

Immagine
Se c’è una cantante giapponese che si è avvicinata maggiormente al tipo di interpretazione vocale a cui siamo abituati in Occidente, questa è senza dubbio Junko Ohashi. Il fatto che molte delle sue canzoni siano cantate in inglese contribuisce certamente a questa percezione. Nata nel 1950 a Yubari, nell’Hokkaido, Ohashi è stata una vocalist di straordinarie capacità, una delle migliori in assoluto del panorama giapponese. Ha iniziato la sua carriera cimentandosi nell’hard rock, per poi passare a sonorità soul, ispirata da artisti come Sergio Mendes e Janis Joplin. Feeling Now - (1974, Philips) Il suo primo album,  Feeling Now , risale al 1974. In questo lavoro, Ohashi interpreta classici della musica soul e pop come  Stop, Look, Listen ,  A Song for You ,  You’re My World, Killing Me Softly with His Song  e  Ain’t No Sunshine , oltre a brani originali, dimostrando appieno il suo notevole talento vocale. Nonostante l’album non abbia ottenuto grande riscontro...