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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Vibrazioni Urbane: I Top 10 City Pop del 2024

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Da qualche anno il City Pop ha conosciuto un rinnovato interesse, grazie anche all’attenzione dedicata al genere dagli appassionati occidentali. Ancora oggi alcuni nuovi artisti del Paese del Sol Levante si cimentano con ottimi risultati in questo stile, mantenendolo vivo e ben lontano dall’essere dimenticato. Orientarsi nella vastissima produzione discografica giapponese non è semplice, soprattutto perché gli artisti di City Pop vengono spesso sbrigativamente etichettati come J-Pop, un genere decisamente diverso. Per la prima volta, quindi, mi sono cimentato nello stilare una selezione di dieci album pubblicati nel 2024 che mi hanno colpito particolarmente, cercando di offrire uno spunto per esplorare il meglio della nuova ondata di City Pop, o Nu City Pop che dir si voglia. Illusions - Ryusenkei (2024, Alfa Music) Ryusenkei è un progetto musicale nato nel 2006 grazie a Tetsuro Yafune, un musicista e produttore che si distingue per un sound ispirato al City Pop degli anni ’70 e ’80. L...

Doctor Wu’s Weekly Vibes Vol. 5

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  Su Spotify ed Apple Music https://open.spotify.com/playlist/69s0iqvTFBFeQPIXVakdtX?si=nDg3cFhqSn6jJNMAn_nuhg&pi=e-Lgok9e9yTria https://music.apple.com/it/playlist/doctor-wus-weekly-vibes-vol-5/pl.u-leyl7KAujoRk3a6

Luscious - Will Downing (2024, Sophisticated Soul Records)

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La vecchia arte dei cantanti di soul sofisticato, in linea con i grandi crooner del passato, è quasi scomparsa. Di ciò che fu il  new jack swing  degli anni tardi ’80 e primi ’90, genere che aveva saputo fondere soul, contemporary R’n’B e hip-hop, resta ben poco. Questo stile è stato surclassato nella cultura black dal rap e dalla trap. Qualche piccola sacca di resistenza ancora persiste, ma si conta sulle dita di una mano. Tra i cantanti storici che continuano a incidere dischi troviamo Kenny Lattimore, Keith Sweat e Will Downing, mentre tra i nuovi interpreti devoti alla causa spicca Devin Morrison. Oggi parleremo di Will Downing, che, puntualmente, in prossimità delle festività natalizie, ritorna con un nuovo disco, spesso in formato EP, come è accaduto anche quest’anno. Una formula che trovo perfetta: mezz’ora di musica, composta quasi sempre da sei brani, un formato ideale per assaporare un genere che ormai non interessa più alle giovani generazioni. Anche in  Luscio...

Treasure Island - Keith Jarrett

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Dimenticate il Keith Jarrett più cerebrale, dimenticate il Jarrett del Köln Concert (e non fate i furbi: prima del film “Aprile” di Nanni Moretti scommetto che eravamo in due a conoscerlo). E dimenticate anche quelli che vi dicono di trascurare “Treasure Island”, spesso descritto da molti critici come il Jarrett più “mainstream” e commerciale. A loro potete tranquillamente rispondere con un bel dito medio alzato. Treasure Island è il primo album registrato da Jarrett per l’etichetta Impulse!. Ad accompagnarlo c’è il resto dell’American Quartet al completo: Dewey Redman al sax, Charlie Haden al basso, Paul Motian alla batteria, con l’aggiunta di due percussionisti, Danny Johnson e Guilherme Franco. L’album si apre con il brano soul “The Rich (and the Poor)”, dal ritmo pigro e oscillante. Qui, Jarrett dà prova della sua straordinaria abilità al pianoforte, accompagnato dal basso di Haden, dai brevi accenni al sax di Redman e da una sezione ritmica discreta ma efficace. Il pezzo successiv...

L’universo sonoro di Paul Hillery

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  Non un cantante, ma un DJ: una figura un po’ fuori dagli schemi rispetto ai protagonisti di cui parlo di solito, ma la storia di Paul Hillery merita di essere raccontata. Hillery era un DJ molto apprezzato nei club di musica house, fino a quando un grave esaurimento nervoso non lo portò a cambiare radicalmente percorso. Fu proprio a causa di questa circostanza che abbandonò la house per dedicarsi a generi con ritmi più lenti, diventando presto uno dei più noti cacciatori di rarità in vinile, specializzato nel folk-funk e nelle sonorità della Westcoast. Grazie a lui, molti artisti dimenticati o poco conosciuti hanno trovato una nuova luce, diventando parte di un patrimonio musicale che merita di essere riscoperto e valorizzato. Hillery ha iniziato a pubblicare compilation su Mixcloud, per poi collaborare con BBE e la RE:WARM Records e realizzarle anche in formato fisico. E sono davvero notevoli. Le sue selezioni non sono solo raccolte di brani, ma veri e propri viaggi musicali, ch...

Smooth Sailing: il Meglio dello Yacht Rock del 2024 in Dieci Album

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Siamo arrivati all’ultimo mese dell’anno e, come molte altre pagine dedicate alla musica, anche il vostro umile blogger ha preparato una selezione dei migliori album di yacht rock pubblicati quest’anno. Alcuni di questi li ho recensiti qui sul blog, altri no, anche perché, come avrete notato, ho ripreso a pubblicare solo a partire da dicembre. Purtroppo le nuove uscite non sono state molte, ma il genere è ancora vivo e vegeto. Come vedremo, non solo nel panorama anglosassone. L.A. Rainbow - Dane Donohue (2024, P-Vine Records) Dane Donohue, artista culto dello yacht rock, torna dopo 46 anni con il nuovo album  L.A. Rainbow , pubblicato il 4 settembre dall’etichetta giapponese P-Vine Records. Spinto da John Nixon del progetto Page 99, Donohue rompe il lungo silenzio con un lavoro elegante e autentico. Le nove tracce, tra cui la sofisticata  Sunrise On The Water  con richiami agli Steely Dan, spaziano tra atmosfere westcoast, jazz notturno e accenti country, mantenendo fresc...

Doctor Wu’s Weekly Vibes Vol. 4

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  Su Spotify ed Apple Music  https://open.spotify.com/playlist/32MQu44MSk5yAZGZsNeNwl?si=Lrz0dePfSDy3NoYQ_sPWLA&pi=e-a0QxEy6uTF2X https://music.apple.com/it/playlist/doctor-wus-weekly-vibes-vol-4/pl.u-6mo4jz8uB61Gjz9

Lauren Wood - Lauren Wood (1979, Warner Bros.)

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Lauren Wood è una delle voci femminili che più hanno nobilitato lo yacht-rock.  Due sono gli album solisti della Wood che emergono come opere di rilievo in questo contesto: "Cat Trick" e il suo omonimo "Lauren Wood", quest'ultimo pubblicato nel 1979. Preceduto da due dischi realizzati con il trio Chunk, Novi ed Ernie, insieme alla cugina violinista Ilene "Novi" Novog e al bassista Ernie Eremita, il debutto solista di Wood rappresenta un punto di svolta nella sua carriera artistica. "Lauren Wood" è un lavoro straordinario di westcoast pop, con tracce che richiamano le sonorità dei Doobie Brothers di Michael McDonald, figura di spicco sia come autore che come voce di supporto in alcuni brani.  Il disco, caratterizzato da una fluidità e un groove impeccabile, vanta la partecipazione di alcuni tra i migliori musicisti del momento, e le tracce, per lo più composte interamente dalla Wood, fanno eccezione per le cover di "Nothin But A Heartache...

Soft Focus - Joel Sarakula (2024, Legere Recordings)

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L’australiano residente nel Regno Unito Joel Sarakula torna un anno dopo la pubblicazione di  Island Time  con un nuovo lavoro,  Soft Focus . Se nel disco precedente il soul rappresentava l’elemento principale, in  Soft Focus  Sarakula dichiara apertamente il suo amore per lo yacht-rock e per la musica soft in generale, riuscendo nell’impresa di regalarci uno dei migliori album del genere pubblicati nel 2024. L’album si presenta come una raccolta di brani curati nei minimi dettagli, contraddistinti da un’eleganza raffinata, in cui il blue-eyed soul diventa il tratto distintivo. Sarakula si inserisce nel filone dei revivalisti dello yacht-rock, accanto a nomi come i Mama’s Gun e gli Young Gun Silver Fox, con Shawn Lee, metà di quest’ultimo duo, che collabora in due brani. Le influenze principali di  Soft Focus  sono riconoscibili in artisti come Boz Scaggs, Hall & Oates, i Doobie Brothers e, immancabilmente, gli Steely Dan, citati esplicitamente nel...

Domenica - Serafini (1982, Ricordi)

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  Nel mio piccolo, voglio porre fine a un’ingiustizia: il fatto che l’album “Domenica ”  di Franco Serafini in arte Serafini, pubblicato nel 1982, non abbia mai ricevuto una recensione online, e forse (ma questo non lo so per certo) neppure cartacea. Già immagino le risposte: “Ma dai, è solo un album di musica pop obsoleta, come ce ne sono tanti.” Sì, un cazzo! Franco Serafini nasce a Oleggio in provincia di Novara nel 1958, compie studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e fu uno dei componenti della band di pop melodico  I Panda  (ne farà parte dal 1976 al 1979) che nel 1977 ottennero un  one-hit wonder  in Italia con  Voglia di morire , brano prodotto dal fratello di Vangelis, Nico Papathaniassou, il quale in seguito porterà la band a Londra negli studi del fratello per incidere il nuovo singolo. Il soggiorno di Serafini a Londra, durante il quale ebbe modo di collaborare insieme ai Panda con il musicista Vangelis, lascerà un’impronta fondame...