lunedì 23 dicembre 2024

Smooth Sailing: il Meglio dello Yacht Rock del 2024 in Dieci Album

Siamo arrivati all’ultimo mese dell’anno e, come molte altre pagine dedicate alla musica, anche il vostro umile blogger ha preparato una selezione dei migliori album di yacht rock pubblicati quest’anno. Alcuni di questi li ho recensiti qui sul blog, altri no, anche perché, come avrete notato, ho ripreso a pubblicare solo a partire da dicembre. Purtroppo le nuove uscite non sono state molte, ma il genere è ancora vivo e vegeto. Come vedremo, non solo nel panorama anglosassone.




L.A. Rainbow - Dane Donohue (2024, P-Vine Records)

Dane Donohue, artista culto dello yacht rock, torna dopo 46 anni con il nuovo album L.A. Rainbow, pubblicato il 4 settembre dall’etichetta giapponese P-Vine Records. Spinto da John Nixon del progetto Page 99, Donohue rompe il lungo silenzio con un lavoro elegante e autentico. Le nove tracce, tra cui la sofisticata Sunrise On The Water con richiami agli Steely Dan, spaziano tra atmosfere westcoast, jazz notturno e accenti country, mantenendo freschezza e profondità. L.A. Rainbow è un omaggio alle radici del genere e una dimostrazione della rinnovata ispirazione di Donohue. Bentornato!



Heart to Heart - Rude Jude & Jon GK (2024,Favorite Rec)

Nuovo EP del belga Rude Jude, realizzato in collaborazione con il cantante, cantautore e violinista Jon GK. L’EP include tre brani originali, una cover e un omaggio finale agli Steely Dan, evocando la gloria dello yacht rock dei primi anni ‘80. Suonato da musicisti in carne e ossa con una produzione analogica, il disco non si limita a essere un semplice tributo al genere, ma rappresenta una testimonianza appassionata della vitalità e dell’importanza, ancora oggi, di queste sonorità, dimostrando che lo yacht rock non è solo un genere del passato, ma una corrente che mantiene intatta la sua freschezza e il suo fascino, capace ancora oggi di parlare a chi sa ascoltare.




No Ballads - Jesse Williams (2024, Records DK)

Il Jesse Williams in questione non è l’attore di Grey’s Anatomy né l’omonima cantante blues, ma un oscuro polistrumentista di Kalamazoo, Michigan. Nel periodo tra il 2020 e il 2024, Williams ha autoprodotto tre EP, culminati nell’affascinante “No Ballads”. L’album è un lavoro di grande qualità, in cui l’artista dimostra una notevole padronanza nel muoversi tra sonorità westcoast e AOR. In particolare, spicca il brano di apertura, “City Pop Night”, caratterizzato da cambi armonici improvvisi che richiamano il Gino Vannelli degli anni ’70. Un pezzo davvero notevole. Il resto dell’EP si orienta verso atmosfere più vicine al blues e all’AOR puro anni ’80, sempre con eleganza e senza scivolare nella tamarraggine. Ogni aspetto del disco, dalla composizione alla produzione, è stato curato interamente da Jesse Williams, che si conferma un artista completo e di grande talento.




 Soft Focus - Joel Sarakula (2024, Legere Recordings)

Joel Sarakula torna con Soft Focus, un album che celebra lo yacht-rock con eleganza e freschezza, affermandosi tra i migliori del genere nel 2024. Dopo Island Time, Sarakula approfondisce il blue-eyed soul, omaggiando artisti come Boz Scaggs, Hall & Oates e gli Steely Dan, senza cadere nell’effetto “copia”. Tra i brani spiccano Confident ManI’ll Get by Without You e Telephone Calls, questi ultimi due impreziositi dalla collaborazione con Shawn Lee, e il falsetto di Back For Your Love. Un lavoro raffinato, perfetto per atmosfere intime, che conquista nostalgici e nuovi ascoltatori.




Hasta Luego - Renzo Montalbano (2024, Autoprodotto)

Una delle più piacevoli sorprese della stagione è rappresentata da “Hasta Luego”, l’album del cantante argentino di chiare origini italiane Renzo Montalbano. Nato nel 1997 a Buenos Aires, ha intrapreso la sua carriera musicale fin da giovanissimo, pubblicando il suo primo album solista nel 2019. Con “Hasta Luego”, Montalbano ha creato un magnifico album di yacht rock cantato in lingua spagnola, in cui si percepiscono influenze evidenti dei Doobie Brothers e delle sonorità caratteristiche delle produzioni di David Foster. Renzo Montalbano si conferma non solo un talento emergente, ma anche un interprete autentico e innovativo del sound yacht rock, capace di dare vita a un album che conquista fin dal primo ascolto.




Tomorrow Take You Home - Aspen Creek (2024, Autoprodotto)

Arriva dalla Svezia l’album yacht rock in quota scandinava, firmato dalla band Aspen Creek, progetto creato dal musicista svedese Jacob Borgenstierna, appassionato delle sonorità soft rock dell’epoca d’oro del genere. L’album richiama molto i lavori solisti di Bill Champlin e vede la partecipazione di Ole Børud, Lars Säfsund e l’americano Michael Ruff. La proposta si concentra soprattutto sul soft rock, con alcune discrete ballad. Il disco si distingue per una produzione impeccabile e la capacità di mescolare elementi classici con una freschezza contemporanea. Tracce come “Better Place”, “Tomorrow’s Girl” e “Caroline” sono esempi perfetti di come la band riesca a dosare sapientemente melodie orecchiabili con una sonorità elegante e matura, tipica del Westcoast Pop più classico.




Merger - Rapallo (2024, Unbelievably Spectacular)

Arriva dal Canada il duo musicale Rapallo, composto da Nick Lanyon e Lyna Jolene, e “Merger” è il loro album d’esordio, che ha attirato l’attenzione come una delle proposte più fresche del 2024. Rilasciato nell’ottobre del 2024, il disco mescola con maestria influenze di yacht rock, disco e pop sperimentale, creando un sound che richiama gli anni ’70 e ’80, ma con una rinnovata modernità. Dal punto di vista musicale, Merger non ha paura di osare: i synth fluidi, le linee di basso pulsanti e le chitarre leggere costruiscono un’atmosfera avvolgente, senza mai dimenticare di mantenere un certo groove. La presenza del sassofono, utilizzato in modo creativo, è un elemento distintivo che conferisce al lavoro un fascino rétro e un’energia che richiama i grandi classici del pop degli anni ’80.




Word On The Street - Greyboy (2024, The Greyboy Records)

Greyboy è il nome d’arte di Fred Wesley Jr., musicista, produttore e cantante noto per il suo stile che fonde funk, soul, jazz ed elettronica. Nel mese di giugno ha pubblicato il suo settimo album, autoprodotto, che segna un ritorno alle sue radici musicali, ispirandosi al boogie soul e all’AOR soft-rock della sua giovinezza. L’album, composto da otto tracce, mescola elementi di funk, soul e jazz, risultando un lavoro che, pur rimanendo fedele alla tradizione del genere, si presenta comunque piacevole all’ascolto. 




Downtown - Super DB (Lègére Recordings)

I Super DB arrivano da Londra e si ispirano alla musica degli anni ‘80, un’epoca in cui i synth dominavano. Se il primo brano dell’album richiama le sonorità degli album solisti di Don Henley e Glenn Frey, situandosi in una zona di confine con lo yacht rock, il resto del disco vede il prevalere di una versione danzereccia di quest’ultimo. I loro pezzi sono ben strutturati, ricchi di eleganza e caratterizzati da notevoli aperture melodiche, che in più di un brano ricordano lo stile solista di Michael McDonald. Pop, funk, disco e AOR sono gli elementi distintivi della loro proposta musicale, il tutto arricchito da un mood californiano. Un disco davvero piacevole.




99.3 Fm - Page 99 (2024, Nix Records)

I Page99, guidati dal musicista John Nixon, proseguono nel loro omaggio allo Yacht Rock con il terzo album 99.3 FM. Il disco mantiene fede alla formula della band: soft-rock elegante ispirato a Toto, Airplay e Pages, con ballad mid-tempo e brani blue-eyed soul. Lontani dalle influenze jazzistiche degli Steely Dan, i Page99 si concentrano su un sound più pop e soul, eccellendo in tracce come “The Long Goodbye” e “Heartbreak in the Making”. Il gruppo celebra una stagione musicale sofisticata, nata per le FM americane degli anni ’70-’80, dimostrando che questo genere conserva ancora oggi un fascino intramontabile.

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