“We're lost in music,
caught in a trap,
no turnin' back,
we're lost in music”
giovedì 19 dicembre 2024
Soft Focus - Joel Sarakula (2024, Legere Recordings)
L’australiano residente nel Regno Unito Joel Sarakula torna un anno dopo la pubblicazione di Island Time con un nuovo lavoro, Soft Focus. Se nel disco precedente il soul rappresentava l’elemento principale, in Soft Focus Sarakula dichiara apertamente il suo amore per lo yacht-rock e per la musica soft in generale, riuscendo nell’impresa di regalarci uno dei migliori album del genere pubblicati nel 2024. L’album si presenta come una raccolta di brani curati nei minimi dettagli, contraddistinti da un’eleganza raffinata, in cui il blue-eyed soul diventa il tratto distintivo. Sarakula si inserisce nel filone dei revivalisti dello yacht-rock, accanto a nomi come i Mama’s Gun e gli Young Gun Silver Fox, con Shawn Lee, metà di quest’ultimo duo, che collabora in due brani.
Le influenze principali di Soft Focus sono riconoscibili in artisti come Boz Scaggs, Hall & Oates, i Doobie Brothers e, immancabilmente, gli Steely Dan, citati esplicitamente nel brano Microdosing. Sarakula però riesce a evitare l’effetto “copia carbone” grazie alla sua capacità di reinterpretare queste influenze in chiave personale, creando un sound fresco e moderno che omaggia la tradizione senza rinunciare a una propria identità. La sua abilità nel comporre melodie sofisticate e arrangiamenti impeccabili si sposa con testi mai banali, dando vita a un album che si distingue nel panorama contemporaneo del genere. Il risultato è un lavoro in grado di conquistare sia i nostalgici sia, si spera, nuovi ascoltatori.
Tra i brani più riusciti, segnalo Confident Man, i due realizzati in collaborazione con Shawn Lee, I’ll Get by Without You e Telephone Calls, questi ultimi caratterizzati da un sound che sembra provenire direttamente dall’epoca d’oro dello yacht-rock. Degno di nota anche l’uso del falsetto in brani come Back For Your Love, che evidenzia la versatilità vocale di Sarakula, capace di alternare toni confidenziali e sofisticati, mantenendo un equilibrio tra tecnica e interpretazione emotiva. Il risultato è un’atmosfera affascinante e intima, perfetta per un contesto da “sunset disco”.
Se proprio dovessi muovere una critica, avrei gradito qualche brano più energico, ma considerando che l’album punta principalmente su atmosfere soft, Sarakula centra pienamente l’obiettivo, consegnandoci un disco estremamente godibile e di grande qualità.
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