Soft Focus - Joel Sarakula (2024, Legere Recordings)
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L’australiano residente nel Regno Unito Joel Sarakula torna un anno dopo la pubblicazione di Island Time con un nuovo lavoro, Soft Focus. Se nel disco precedente il soul rappresentava l’elemento principale, in Soft Focus Sarakula dichiara apertamente il suo amore per lo yacht-rock e per la musica soft in generale, riuscendo nell’impresa di regalarci uno dei migliori album del genere pubblicati nel 2024. L’album si presenta come una raccolta di brani curati nei minimi dettagli, contraddistinti da un’eleganza raffinata, in cui il blue-eyed soul diventa il tratto distintivo. Sarakula si inserisce nel filone dei revivalisti dello yacht-rock, accanto a nomi come i Mama’s Gun e gli Young Gun Silver Fox, con Shawn Lee, metà di quest’ultimo duo, che collabora in due brani.
Le influenze principali di Soft Focus sono riconoscibili in artisti come Boz Scaggs, Hall & Oates, i Doobie Brothers e, immancabilmente, gli Steely Dan, citati esplicitamente nel brano Microdosing. Sarakula però riesce a evitare l’effetto “copia carbone” grazie alla sua capacità di reinterpretare queste influenze in chiave personale, creando un sound fresco e moderno che omaggia la tradizione senza rinunciare a una propria identità. La sua abilità nel comporre melodie sofisticate e arrangiamenti impeccabili si sposa con testi mai banali, dando vita a un album che si distingue nel panorama contemporaneo del genere. Il risultato è un lavoro in grado di conquistare sia i nostalgici sia, si spera, nuovi ascoltatori.
Tra i brani più riusciti, segnalo Confident Man, i due realizzati in collaborazione con Shawn Lee, I’ll Get by Without You e Telephone Calls, questi ultimi caratterizzati da un sound che sembra provenire direttamente dall’epoca d’oro dello yacht-rock. Degno di nota anche l’uso del falsetto in brani come Back For Your Love, che evidenzia la versatilità vocale di Sarakula, capace di alternare toni confidenziali e sofisticati, mantenendo un equilibrio tra tecnica e interpretazione emotiva. Il risultato è un’atmosfera affascinante e intima, perfetta per un contesto da “sunset disco”.
Se proprio dovessi muovere una critica, avrei gradito qualche brano più energico, ma considerando che l’album punta principalmente su atmosfere soft, Sarakula centra pienamente l’obiettivo, consegnandoci un disco estremamente godibile e di grande qualità.
Tetsuji "Tycoon" Hayashi è una figura cruciale ma spesso sottovalutata del City Pop giapponese. Nonostante il suo scarso successo come solista, è stato un prolifico compositore negli anni '80, creando hit iconiche come “Mayonaka no Door/Stay With Me” di Miki Matsubara, brani per Kiyotaka Sugiyama e gli Omega Tribe, e collaborando con artisti come Anri e Mariya Takeuchi. Back Mirror - (1977, Kitty Records) Il suo album “Back Mirror” (1977), sebbene non un trionfo commerciale, segnò una svolta verso un sound che mescolava AOR, Soft Rock e influenze internazionali (Bozz Scaggs, Stevie Wonder), anticipando elementi tipici del City Pop. Nonostante le sue composizioni strumentali raffinate e il ruolo nel definire il genere, Hayashi rimane meno celebrato di nomi come Tatsuro Yamashita, probabilmente a causa della carriera solista meno luminosa. “Back Mirror”, con brani come “Rainy Saturday & Coffee Break”, resta un esempio di transizione artistica e un disco rilassante, si...
Da oggi, Doctor Wu si arricchisce di un "fratellino": il nuovo blog interamente dedicato al City Pop. Su City Pop Channel ho infatti riunito tutti i post sull'argomento precedentemente pubblicati qui, riorganizzandoli in modo da offrire una lettura più organica e meno dispersiva. Se non erro, si tratta del primo spazio virtuale italiano, in formato blog, interamente dedicato a questo genere. Questo è il link per accedervi: https://citypopchannel.blogspot.com/ Buona lettura!
Nato a Ōta Ward nel 1950, Yoshitaka Minami è un artista di rara raffinatezza, un concentrato di eleganza che prende forma in musica. Come molti protagonisti del City Pop, anche lui comincia giovanissimo: forma una band ai tempi delle scuole medie e inizia a scrivere canzoni durante gli anni dell’università. Il debutto arriva nel 1973 con The Heroine of the Skyscrapers , prodotto da Takashi Matsumoto — fresco di scioglimento degli Happy End — e da lì partecipa ai progetti di Caramel Mama e Moonriders, nomi chiave di quella scena. Ma qui vorrei soffermarmi su due album che, più di altri, condensano il suo stile inconfondibile: South of The Border e Seventh Avenue South . South of The Border - (1978, CBS/Sony) South of The Border cattura subito l’attenzione, a partire dalla splendida copertina. Dentro, un mix irresistibile di bossanova, exotica e City Pop: atmosfere estive, rilassate, elegantissime, rese ancora più raffinate dagli arrangiamenti di Ryūichi Saka...
Se fosse conosciuto quanto è amato dagli artisti che hanno interpretato le sue canzoni, David Lasley non sarebbe oggi appannaggio di una ristretta cerchia di appassionati, ma occuperebbe un posto di rilievo nello star system musicale. Autore di raffinata eleganza e sensibilità unica, David Lasley è riconosciuto soprattutto per aver firmato brani indimenticabili come “You Bring Me Joy”, reso celebre dall’interpretazione memorabile di Anita Baker nel suo album capolavoro “Rapture”. Le sue prime esperienze musicali maturano nel gruppo Rosie, un progetto in bilico tra r’n’b e sonorità disco che gli permette di affinare il gusto per le melodie sinuose e per gli arrangiamenti ricchi di groove. Dopo aver affiancato stelle del soul e del pop come Bonnie Raitt e Earth, Wind & Fire come vocalist di supporto, Lasley debutta come solista con un album che racchiude la sua cifra stilistica: “Missin’ Twenty Grand”, disco di pop vibrante, ricercato nell’armonia e permeato di ritmi leggeri ma...
Nata nel 1958 a Hirosaki, nel nord del Giappone, Tomoko Yamaguchi – che avrebbe poi scelto il nome d’arte Tomoko Aran – si innamorò della musica sin da bambina. Cresciuta ascoltando Cliff Richard ed Elton John, iniziò presto a tradurre in giapponese i testi di band come i T. Rex e i Beatles. Un gioco, all’inizio, ma che ben presto si trasformò in un primo passo verso la scrittura musicale. Fuyü Kükan - (1983, Warner Bros.) A soli 19 anni entra nella scuderia della Being Co., componendo canzoni per altri artisti. Ma il momento più luminoso della sua carriera arriva nel 1983 con l’album Fuyu Kukan , rimasto a lungo nell’ombra fino a quando, decenni dopo, è tornato alla ribalta grazie a YouTube e al campionamento del brano Midnight Pretender da parte di The Weeknd nel singolo Out of Time . Il sound di Tomoko Aran, pur mantenendo le atmosfere morbide e levigate tipiche del City Pop – in particolare nelle ballad mid-tempo vicine allo yacht rock – si distingue per un’anima più aud...
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