Due sono gli album solisti della Wood che emergono come opere di rilievo in questo contesto: "Cat Trick" e il suo omonimo "Lauren Wood", quest'ultimo pubblicato nel 1979. Preceduto da due dischi realizzati con il trio Chunk, Novi ed Ernie, insieme alla cugina violinista Ilene "Novi" Novog e al bassista Ernie Eremita, il debutto solista di Wood rappresenta un punto di svolta nella sua carriera artistica. "Lauren Wood" è un lavoro straordinario di westcoast pop, con tracce che richiamano le sonorità dei Doobie Brothers di Michael McDonald, figura di spicco sia come autore che come voce di supporto in alcuni brani.
Il disco, caratterizzato da una fluidità e un groove impeccabile, vanta la partecipazione di alcuni tra i migliori musicisti del momento, e le tracce, per lo più composte interamente dalla Wood, fanno eccezione per le cover di "Nothin But A Heartache" e "Dirty Work", rispettivamente di Michael McDonald e della coppia Fagen/Baker.
Nonostante un breve momento di notorietà grazie alla presenza del brano "Fallen" nella colonna sonora di "Pretty Woman", il nome di Lauren Wood è caduto nell'oblio per molti, se non per gli appassionati dello yacht-rock. Una condizione che risulta, a dir poco, ingiusta, considerando il valore artistico che avrebbe meritato di essere riconosciuto al di là dei confini del genere. Brani come "Please Don't Leave", che ha raggiunto la posizione numero 24 nella classifica di Billboard, e "Save The Man", con Jay Graydon in gran spolvero alla chitarra, dimostrano il talento e la versatilità di Wood come interprete e compositrice. Una menzione meritano anche il già citato “Nothin’ by a heartache” e “Time Zone” brano che molto ricorda il meglio della produzione CS&N.
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