Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Hiroshi Sato
Hiroshi Sato, nato nel 1947 a Shiran, nella prefettura di Kagoshima, è da sempre una figura di culto nel panorama del city pop. La sua musica è stata riscoperta nei recenti anni di revival del City Pop ed è evocativa come poche altre delle atmosfere notturne delle metropoli giapponesi degli anni 80. Per comprendere appieno l’arte di Sato, due album sono imprescindibili: Time e Awakening.
In Time (1977) troviamo un Sato ancora immerso nella fusion, capace però di evitare i soliti cliché del genere che spesso privilegiano la tecnica a discapito della creatività. I brani, caratterizzati da arrangiamenti complessi, sembrano voler invitare l’ascoltatore a coglierne ogni sfumatura. L’uso dei synth è ancora contenuto, si privilegia infatti un approccio più classico e un’interazione limitata con il pop. Però, quando Sato si lascia andare a soluzioni più pop-oriented, regala momenti di assoluta qualità artistica. Dietro l’apparente complessità dei pezzi si intravedeva già il desiderio di adottare un linguaggio più diretto, senza però rinunciare alla profondità.
Awakening - (1982, Alfa)
Con Awakening, Sato abbraccia pienamente le sonorità yacht-rock, evocando atmosfere alla Bobby Caldwell e affidandosi, in alcune tracce, alla voce della cantante canadese-australiana Wendy Matthews. L’album rappresenta una riuscita sintesi tra synth-pop e westcoast pop, con un perfetto equilibrio tra parti elettriche e il pianoforte suonato dallo stesso Sato (che Tatsuro Yamashita considerava il miglior pianista del Giappone), il tutto immerso in un’atmosfera rilassata. Da segnalare la sorprendente cover di From Me to You dei Beatles, reinterpretata in chiave dance/funk: incredibilmente, funziona. Un altro dettaglio interessante è che l’intero album è cantato in inglese.
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