Gli inglesi The Baker Brothers, con il loro nuovo album, "Time to Testify", uscito per l'etichetta "Record Kicks" - casa discografica di culto, da seguire per chi ama le sonorità funk e soul, ma anche per chi si interessa di buona musica - hanno ribadito la supremazia inglese nel mondo soul-funk, riuscendo nella difficile impresa di rendere personale un genere che per forza di cose deve rapportarsi con quanto realizzato nel passato dai padri nobili della black music. Settimo album in otto anni, ed un caleidoscopio di stili, dal funk nervoso di brani quali "Pieces of the Puzzle", "Snap Back" e "Genki Strut", al blue eyed soul di "Once I Had Friend" tra echi di Hall e Oates, fino ad arrivare a sfiorare la perfezione con il brano "Head South". Si, qui ci troviamo in pieno territorio Steely Dan, e i nostri fratellini sono riusciti a tirar fuori un brano che, aldilà di un semplice esercizio di stile, è un pezzo che non sfigurerebbe in un album dei due geni americani, magari come ghost track di "Katy Lied".
Chi bazzica i territori di Fagen e Backer sa quanto è difficile avvicinarsi alla loro arte senza passare per meri scopiazzatori e fare delle colossali figure "cacine" (per i non fiorentini sarebbe una figura di merda..). Qui invece si sente la passione sgorgare dalle note e la convinzione nel cimentarsi alla pari, ottenendo come risultato un brano da incorniciare e da mettere come esempio per tutti quelli che ancora credono nella musica come strumento per farti stare meglio, e di questi tempi sappiamo quanto ne abbiamo bisogno.
Fantastici i Fratelli Panettiere! Li seguo dall'esordio e migliorano di album in album. Tra i miei preferiti in assoluto insieme a New Mastersounds e Down To The Bone.
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