Black and White Raven - Archie James Cavanaugh (1980, Black and White Raven Inc./2022 Numero Group)

 

Immaginate di navigare nelle acque gelide dell’Alaska, con in sottofondo accordi vellutati e arrangiamenti raffinati tipici della costa ovest californiana. Può sembrare un paradosso, eppure c’è chi ha reso possibile tutto ciò, scrivendo canzoni che sembrano provenire da un’assolata spiaggia californiana.

Archie James Cavanaugh, nato a Wrangell in Alaska nel 1951 e cresciuto a Kake, in una comunità Tinglit sull’isola di Kupreanoff, situata a sud-est dell’Alaska, ha saputo coniugare la morbidezza dello Yacht Rock con l’isolamento del grande nord. Cavanaugh si è appassionato alla musica ascoltando ciò che girava nei locali e per le strade del suo paese – sia che si trattasse di una band dell’Esercito della Salvezza, di una jazz band o di un gruppo rock’n’roll. Dal semplice ascolto è scaturita la naturale conclusione di fare musica: ha iniziato a battere su lattine per improvvisare una batteria, fino a coinvolgere amici di scuola per formare una band, culminando nel decisivo incontro con la musica di Lennon/McCartney.

Il desiderio di imprimere su disco le composizioni che Cavanaugh realizzava in quegli anni è stato così forte che il sogno giovanile di registrare la sua musica si è concretizzato nel 1980, una volta riuniti i musicisti capaci di dare vita a ciò che aveva in mente. Il risultato è da ascoltare in Black and White Raven, un disco stampato in pochissime copie a livello locale, di cui ben pochi conoscevano l’esistenza. Fortunatamente, poi, è intervenuta la benemerita etichetta Numero Group, che ha ristampato il disco e oggi ce ne permette di godere.

Ed è davvero un sollievo, perché l’album è dannatamente perfetto: pur essendo eseguito da musicisti locali e registrato in Alaska – con la partecipazione di due leggende della musica dei nativi americani, Jim Pepper e Pete DePoe – appare come un prodotto da major, non solo per la tecnica, l’esecuzione e la registrazione, ma soprattutto per la creatività. In Black and White Raven troviamo il blue eyed soul, in questo caso suonato da nativi americani; tuttavia, il genere è quello, quel genere, per intenderci, reso celebre da Boz Scaggs e Bill LaBounty, con canzoni che non si perdono in sdolcinatezze, ma che ruotano attorno alla musica black. Nell’album convivono con naturalezza disco, funk, yacht soul, pop da AM station e gospel. Le canzoni hanno la spensieratezza di chi è riuscito a coronare un sogno e lo fa nel miglior modo possibile. Un capolavoro del genere da riscoprire.

Negli anni successivi a Black and White Raven, Cavanaugh ha scritto un album di canzoni d’amore insieme a sua moglie Melinda, si è poi dedicato alla scultura ed è rimasto un musicista molto stimato fino alla sua prematura scomparsa nel 2018 all’età di 67 anni. 



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