venerdì 21 febbraio 2025

Windows and Light - Suse Millemann (1991, Private Press / 2019, Numero Grouop)

 

Durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo si è acceso un vivace dibattito attorno al brano di Simone Cristicchi, in cui l’artista racconta l’esperienza di avere una madre affetta da Alzheimer. L’album che vi propongo oggi nasce proprio da questa premessa, ma si distingue per il fatto che l’artista Suse Millemann ha bisogno di un intero disco per svelarci la complessità del proprio vissuto con una madre affetta dalla stessa malattia.

Se per il pezzo di Cristicchi le sonorità, quasi smielate, si accompagnano a un testo che, pur colpendo immediatamente, rischia di cadere in una faciloneria retorica, in Windows And Light l’approccio è completamente differente. A partire dalla copertina, dove la Millemann sembra ritratta all’interno di una prigione. La drammaticità del suo vissuto si concentra in un brano – Essence Of You– mentre il resto del disco si muove con eleganza verso un pop cantautorale intelligente e privo di scontatezze, arricchito da una scrittura musicale raffinata.

Pubblicato in sordina nel 1991 e distribuito esclusivamente in CD – presumibilmente negli USA e, in maniera locale, nel paese d’origine di Suse Millemann – l’album è stato interamente registrato su un quattro tracce nella residenza dell’artista, ad Eugene, Oregon. All’ascolto, le canzoni non rivelano le limitazioni di una produzione casalinga, grazie alla cura e alla visione del produttore Patrick J. Miller, conosciuto da Millemann sul finire degli anni 80, che ha saputo trasformare quelle sessioni domestiche in un prodotto elegante e non banale.

Suse Millemann è cresciuta immersa nella musica e nella passione per la chitarra, lasciandosi plasmare dalle sonorità e dalla poetica di muse quali Laura Nyro, Joni Mitchell e Odetta – influenze che traspaiono in ogni nota dell’album. Un massiccio utilizzo di synth, sapientemente dosato, si integra armoniosamente con il suono della chitarra elettrica ed acustica e con la voce sicura e avvolgente dell’artista. L’opera, manco a dirlo, è una riscoperta della label Numero Group, al cui interno contiene il brano “Patterns”, il migliore del lotto e che spicca per la sua profondità. Proprio Suse Millemann ha definito “Patterns” come la “necessità di riconoscere e affrontare i modi in cui mi sentivo bloccata e controllata da vecchi schemi e modi di essere negativi… e il mondo che si stava staccando verso il basso”, una dichiarazione che mette in luce in maniera netta la marcata differenza rispetto all’approccio adottato da Cristicchi. Da non trascurare è anche il brano Achin’ Child che con la sua armonica dolente evoca le atmosfere malinconiche à la Stan Ridgway, trasportandoci in un viaggio emotivo e coinvolgente.  

Windows And Light rimane l’unica testimonianza sonora di Suse Millemann, eppure l’artista non si è fermata: continua ancora oggi a comporre e ad esibirsi dal vivo.









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