domenica 7 dicembre 2014

UNA CANZONE: VISIONS - STEVIE WONDER


Visions è una piccola perla incastonata in un album di meraviglie quale fu "Innervisions", il disco più bello creato dalla penna di Stevie Wonder. Innervisions uscì nel 1973 ma potrebbe essere uscito ieri: la società occidentale ancora oggi si porta dietro come dei fardelli situazioni mai risolte, dal razzismo, alla povertà, alla diffusione dilagante di sostanze stupefacenti, eroina allora, cocaina adesso. Wonder descrive la società americana di allora come mai nessuno aveva fatto, e se qualcuno avesse conoscenza del cantante afroamericano soltanto per le canzoni più orecchiabili, penserà che si tratti di un'altra persona. Aveva 23 anni quando uscì il disco, e la sfrontatezza di prendere di petto il marcio che girava intorno per costruirci sopra degli inni come "Livin' for the City" e "Higher Ground".

Visions, oggetto del post di oggi, arriva come secondo brano del disco, all'apparenza è come una piccola oasi di serenità all'interno di un lavoro cupo, ma analizzando il testo, che parla di uomini e donne in pace l'uno con l'altro, si scopre che quello narrato da Wonder non sono altro che sogni, delle visioni che una volta terminate ti riportano presto alla cruda realtà. E' nel prosieguio della canzone che Wonder prende coscienza che prima di anelare alla pace universale, l'umanità dovrebbe prima trovare la pace interiore, dando quindi al brano tutto un altro senso e spogliandola da quel pacifismo spicciolo e moralista che cantanti ben più celebrati del nostro ci hanno ammansito per anni e come il panettone a Natale, ritornano annualmente sulle tavole imbandite dell'ascoltatore medio, a ricordarci di quanto dobbiamo essere buoni.

Concludo dicendo che la genialità della scrittura di Wonder in questo album è abbinata alla maestria strumentale, avendo egli stesso suonato tutti gli strumenti che qui ascoltiamo e che se ancora manca un tassello per celebrare questo disco come un capolavoro senza tempo, lo troviamo nella sala di mixaggio, che ha unito il tutto come se al posto del solo Wonder ci fossero stati dei musicisti.

6 commenti:

  1. disco che pure io ho rispolverato di recente, devo dire grazie a una serie tv (Scandal).
    in effetti suona ancora oggi alla grandissima.

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    1. Un gran disco, fonte di meraviglia ad ogni nuovo ascolto. Visions rimane quasi schiacciata dagli altri brani, ma la trovo essenziale nel contesto del disco.

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  2. Grandissimo disco!
    L'ho ascoltato parecchio di recente, alti livelli!

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  3. Stefanello c'ha 2 palle grandi come meloni!

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