Gli album live registrati in Giappone sembrano possedere un’aura particolare, non c’è dubbio: state certi che, ascoltandoli, non rimarrete delusi. È stato così per il celebre Made in Japan dei Deep Purple, così come per At Budokan dei Cheap Trick e, analogamente, per Bob Dylan At Budokan. Quando ho appreso che la Rhino avrebbe rilasciato un Live in Japan 1974 dei War, sono rimasto sereno, potendo già immaginare che si sarebbe trattato di un altro album live d’eccellenza, come in effetti si è rivelato essere.
Registrato durante la tournée giapponese del 1974, quando i War erano al culmine del loro successo, reduci dall’uscita dell’album The World is a Ghetto, questo disco rappresenta una potente testimonianza della band, con tutti e sette i membri della formazione originale, e raccoglie le esibizioni dei concerti tenutisi a Tokyo, Osaka, Kobe e Shizuoka.
Naturalmente, l’album include tutti i loro successi del periodo, da The Cisko Kid ad All Day Music fino a The World is a Ghetto. Il sound è coeso e imperioso: si percepisce chiaramente che la band era nel suo periodo migliore, con Lee Oskar all’armonica e Papa Dee Allen alle percussioni a guidare jam session ipnotiche, e l’album ne è una chiara testimonianza. Durante il tour, i War hanno potuto constatare di persona quanto la loro musica fosse apprezzata in Oriente, di fronte a un pubblico sempre entusiasta e mai sazio di bis e standing ovation.
Il disco contiene performance mai ascoltate prima; le canzoni abbracciano non solo il funk, ma anche soul e blues. Include versioni estese e improvvisazioni inedite, come il funk trascinante di Southern Part of Texas o il blues di Slippin’ Into Darkness. Ogni brano è una lezione di musica senza confini, un tributo ad una band che ha giocato un ruolo fondamentale nel panorama della musica moderna, ridefinendo i generi amalgamando culture e suoni. E che meriterebbe di essere ricordata più spesso.
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