Di Nick DeCaro, oltre agli appassionati di westcoast pop, credo che ben pochi sappiano chi sia e quale sia stato il suo ruolo nella musica del XX secolo. Scomparso ancor giovane nel 1992, all'età di 53 anni, DeCaro ha occupato uno spazio significativo nel panorama musicale degli anni '60 e '70, emergendo come figura chiave nel mondo dell'arrangiamento, della produzione, della composizione e dell'interpretazione. Tra le sue opere più rilevanti come arrangiatore, spiccano brani interpretati da una variegata lista di artisti, tra cui Irma Thomas, Andy Williams, i Righteous Brothers, Liza Minnelli, Leon Russell, Ben Sidran, Gordon Lightfoot, Barbra Streisand, Helen Reddy, Al Jarreau, Michael Franks, James Taylor e Neil Diamond. La sua influenza si estende persino ai Rolling Stones, con il suo contributo all'arrangiamento di "Back Street Girl" e agli archi nell'album "Pirates" di Rickie Lee Jones.
Nella sua veste di cantante, DeCaro ha prodotto quattro album, di cui "Italian Graffiti", rilasciato nel 1974, si distingue come un lavoro di particolare raffinatezza. Qui, DeCaro interpreta brani firmati da autori del calibro di Stephen Bishop, Joni Mitchell, Randy Newman, Todd Rundgren e Stevie Wonder, riuscendo a conferire loro una freschezza e una profondità uniche. L'album si distingue per la sua capacità di mescolare sapientemente elementi del pop californiano con il jazz, risultando così in un'opera caratteristica e senza precedenti nel suo genere. L'aura di sofisticatezza che permea l'intero lavoro ha contribuito a far sì che nel corso del tempo diventasse un autentico feticcio per gli appassionati del genere.
Anche la copertina dell'album aggiunge un fascino indiscutibile; il ritratto del musicista che adorna la sua superficie non può che suscitare una curiosità irresistibile riguardo a ciò che si cela nei solchi del disco al suo interno.
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