Bussin’ - Devin Morrison


Nel gergo di Miami, "Bussin'" significa "gustoso" ed è l'aggettivo che accompagna le undici canzoni dell'album di debutto di Devin Morrison. Il suo obiettivo ambizioso è quello di riportare in vita la vecchia scuola dell'r'n'b, con una predilezione per il genere noto negli anni Novanta come New Jack Swing, di cui sono rimaste poche tracce, se non per alcuni artisti come Keith Sweat e Kenny Lattimore.

Devin Morrison, nativo di Orlando, polistrumentista e figlio d'arte (suo padre Dahvi è chitarrista), ha creato un disco che si è subito inserito nelle mie playlist. Questo album è caratterizzato da arrangiamenti vocali eccezionali, una ricerca costante della melodia più raffinata e di classe, e groove che ti trasportano in atmosfere notturne, regalandoti una sensazione di lussuria.

Potresti pensare che sia un album perfetto per accompagnare momenti romantici, ma non disprezzatelo per questo. Provatelo e capirete che ascoltare musica dei Tool o di Jovanotti mentre cercate di creare un'atmosfera romantica non è la scelta migliore.
Ciò che rende speciale Devin Morrison è la sua capacità di suonare in modo attuale mentre attinge a un passato nostalgico e idealizzato, evitando quella sensazione di déjà-vu che spesso si prova con la musica black contemporanea. In altre parole, questo album non ti farà venire voglia di passare alla prossima traccia dopo un po'.

Il viaggio musicale inizia con "It's Time" e continua con "With You," una collaborazione con Joyce Wrice, che conferma il mid-tempo come elemento chiave per chiunque voglia esprimere romanticismo attraverso la musica.
Nonostante le influenze del passato, Devin Morrison rimane al passo con il presente, come dimostrano brani come "Guaranteed," con la partecipazione del rapper Ace Hashimoto, e "The Struggle Iz Real," con Daz Dillinger. Ma è con la meravigliosa "The Call (407)," in collaborazione con We are KING, che l'album raggiunge l'apice, avvicinandosi alle migliori produzioni dell'r'n'b degli ultimi anni.

Mentre "No" è un omaggio a D'Angelo, la traccia principale sottolinea la maestria vocale di Morrison, anticipando un altro punto forte dell'album: "Fairytale," duetto con Lakks Mable, che richiama i tempi in cui Morrison cantava il gospel nella sua chiesa di città.
L'album si conclude con "Love Yourself," caratterizzata da bassi e beat profondi e un'altra impressionante esibizione vocale di Morrison, che rappresenta il culmine di un lavoro suonato, arrangiato, prodotto e cantato in modo impeccabile.

👉https://youtu.be/TnKwZI5Q0XQ👈

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