Da appassionato di Yacht Rock mi sono sempre chiesto per quale motivo gli album pubblicati nel periodo d’oro del genere siano stati successivamente ristampati soltanto in Giappone. Poi ti capita di ascoltare ed approfondire quello che fu il City Pop e la risposta è presto data. Nato come genere a se stante nel periodo del boom economico che porterà il paese del sol levante a diventare la seconda potenza economica mondiale, quindi si parla di metà anni 70 per arrivare al 1991, anno del crollo della borsa di Tokyo, il City Pop grazie ai dischi di Yacht Rock americano aveva già una base musicale pronta da plasmare a proprio gusto e farla diventare, in concomitanza con il lancio dei primi walkmen, la colonna sonora del benessere raggiunto.
Mai genere musicale è stato così perfetto nel descrivere il mood dello stile di vita benestante giapponese, tra cene raffinate, viaggi, lusso e vita notturna, come un “Japanese dream” non più irraggiungibile e alla portata di tutti o quasi. Paese da sempre sospeso tra tradizione e modernità, ma essendo esposto nella cultura pop americana del dopoguerra, il City Pop non poteva che nascere e proliferare in Giappone.
Genere e materia sfuggente ma che ha sapientemente mischiato jazz, funk, pop e R&B con un suono raffinato, il City Pop può essere tutto ciò che parte dal soft-rock e arriva alla disco più sofisticata, ma quello che lo contraddistingue sono le sue melodie orecchiabili e facili da ascoltare, con un tono di tristezza e nostalgia.
Spazzato via insieme alla crisi economica del ‘91 e dall’arrivo dei teen idol del J-Pop, il City Pop ha avuto un ritorno di fiamma negli anni dieci del XXI secolo e questa volta grazie ad illuminati DJ’s britannici e americani in caccia di rare groove che trovarono intrigante la fusione delle sonorità occidentali cantate in giapponese, ma soprattutto fu con la nascita del movimento Vaporwave che il City Pop ha avuto la sua consacrazione: i sample che sentite negli album del genere sono per la maggior parte provenienti da dischi di artisti giapponesi quasi sconosciuti nella nostra parte di mondo.
Per partire con il piede giusto e per capire di cosa si tratta, consiglio una doppia compilation: “City Pop Story-Ocean Side e Urban Side”, che raccoglie alcune delle più belle canzoni del genere, il passo successivo è andare a scovare gli album degli artisti più celebrati e meritevoli di ascolto.
Ecco una piccola lista:
First Light - Makoto Matsushita https://youtu.be/o1rclw8Rugs
Pocket Park - Miki Matsubara https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_lFvTIwxwvhWWTdN6pb-1dTc-iQ4V0_K4c
Late Late Summer - Bread & Butter https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_lj2kPdtN-llYsWvqf9_Ebobr0i5hf-aqA
Mignonne - Taeko Onuki https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_lstRc2ioHgTbZ8NNfwM69httTVlpiulgU
Deadly Drive - Ginji Ito https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_m6HnXDTO2gCM0cSWVAV4k2d6iXR82seSo
Light’n’Up - Minako Yoshida https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_knNTV7w2txp2aFX1bZpgxG6SrYNBF1wWA
Monsters In Town- Minako Yoshida https://youtu.be/pie-eyNNgII
Variety - Mariya Takeuchi https://youtu.be/_tIdGOr-yA4
I Love You - Off Course https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_lYnHK2pB0H2-3l3DpzGZU6A2waRo6uZNQ
Reflections - Akira Terao https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nwQIyui3AhILk8wxPN_A84RS3223DjlF0
A Long Vacation - Eiichi Otaki https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nwQIyui3AhILk8wxPN_A84RS3223DjlF0
Again - Kengo Kurozumi https://youtu.be/-Auh3M_frbE
Timely - Anri https://youtu.be/fp2psphgAK4
Heaven Beach - Anri https://youtu.be/L4AnjfSUJvg
Melodies - Tatsuro Yamashita https://youtu.be/3jVuo6Edmt4
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