Verso la fine degli anni '70, la scena musicale italiana, al di fuori delle major, era divisa in due. Mentre nel centro-nord dell'Italia si sviluppava un movimento post-punk, al di sotto di Roma era la musica black, particolarmente amata a Napoli e dintorni, a catturare l'attenzione dei musicisti. L'amore dei napoletani per la musica soul e i suoi generi correlati aveva radici profonde. Enzo Musella e i suoi Showmen furono tra i primi a diffondere questa influenza musicale. Successivamente, con l'evoluzione verso il jazz-rock portata avanti dai Napoli Centrale di James Senese, che aveva suonato con gli Showmen, questa influenza si approfondì. Tuttavia, è con l'inizio degli anni '80 e l'emergere del Neapolitan Power che si verificò una fusione tra le sonorità soul, il funk e il pop sofisticato. Artisti come Pino Daniele, Tony Esposito e Tullio De Piscopo, noti a livello nazionale e internazionale, furono tra i principali esponenti di questo genere.
Tuttavia, nei primi giorni del Neapolitan Power, c'era un sottobosco di artisti che, sebbene non abbiano raggiunto una notorietà nazionale, hanno prodotto dischi di eccellente qualità. Uno di questi artisti è Enzo Cervo, e il suo album "Musica È" è un esempio eloquente di questo movimento.
Pubblicato nel 1981 per l'etichetta CGD con la produzione di Elio D'Anna e Alcapone (noti per aver prodotto "Sfinge" di Enzo Carella), l'album presenta testi di Pasquale Panella, utilizzando lo pseudonimo P. Vanera in cinque delle nove canzoni.
"Musica È" è un gioiellino musicale che spazia dal pop sofisticato di brani come "Voglio Te" e "Galleggiare" a pezzi dove emergono forti influenze funk e soul. È qui che l'album si distingue davvero. Per coloro che amano cercare gemme oscure dello yacht-rock italiano, canzoni come "Solo Mo'" e "Delfina" non hanno nulla da invidiare alle produzioni straniere più celebri dell'epoca. L'album offre anche momenti di funk/pop solare, come si può ascoltare in "Perla Nera" e "Sarai L'estate".
Purtroppo, "Musica È" non ha ricevuto l'attenzione che meritava all'epoca, ma negli ultimi tempi ha suscitato un nuovo interesse, aumentando così il valore delle copie che girano nel mercato dell’usato. Considerando il rinnovato interesse per il genere, grazie anche all'influenza di artisti come Thundercat e a DJ che hanno sdoganato lo Yacht Rock, sarebbe opportuno riportare questa opera alla luce, proprio come merita.
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