mercoledì 6 aprile 2016

AFTERSUN - BILL LAURANCE



"Aftersun" è il terzo album solista del britannico Bill Laurance, noto principalmente come tastierista della band statunitense Snarky Puppy. Questa band ha svolto un ruolo cruciale nel riportare nuova vita alla fusion, liberandola dalla superficialità che l'aveva colpita quando il genere aveva preso la direzione del "smooth jazz."

Per fare un confronto, è come passare da una sala da concerto a una sala da tè. Non c'è nulla di male nel tè, anzi, lo apprezzo molto, ma lo smooth jazz, con la sua suavità e il suo lato troppo sofisticato, è stata la vera causa della caduta della fusion. La fusion aveva cercato di rivitalizzare il jazz, coinvolgendo l'ascoltatore con ritmi funk e una grande dose di energia.

Nell'album di Laurance, non troverete nulla di superficiale. Invece, ci sono nove brani che pongono il ritmo e l'improvvisazione al centro della loro essenza. Grazie alla solida sezione ritmica degli Snarky Puppy, Bill Laurance esplora una gamma di brani che spaziano dal funk più incisivo all'afrobeat, senza trascurare il lato più tradizionale del jazz, dove il pianoforte acustico è protagonista, ma sempre con basso, batteria e percussioni in primo piano.

Laurance attinge dalle lezioni dei maestri della fusion, come i Weather Report, ma anche da gruppi come Steps Ahead e Yellowjackets, e aggiorna il linguaggio del genere con influenze più recenti, creando un'atmosfera cinematografica che attraversa l'intero album.

Ciò che è notevole in lavori come questo è il rischio di ottenere una cacofonia di suoni, con musicisti che cercano di mettersi in mostra. Tuttavia, in "Aftersun," si percepisce un senso di coesione e armonia tra i membri della band, il che rende l'ascolto coinvolgente e mai noioso.

In definitiva, si tratta di un ottimo disco.

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