“Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
Ecco, io per una volta almeno, sono stato nel posto giusto al momento giusto.
Tutte quelle volte che ti ho visto giocare.
E tutte quelle volte che correvamo dietro ad un pallone immaginando di essere te.
Ciao Johan.
C'ero anch'io a correre con te e gli altri su un campo spelato e uguale al vostro a 300 km di distanza e a far le telecronache mentre si giocava '....e tiro al volo di Cruyff.....gool!' pomeriggi interminabili e spensierati, se ne vanno con lui.
RispondiEliminaGran bel ricordo
Ciao Harmonica
Grazie Sir. Con Johan se n'è andata davvero la nostra giovinezza. E ti confesso che ieri ho pianto come piansi quel 7 Luglio del 1974 al fischio finale del signor Taylor.
EliminaCiao Sir
La fantasia (clacistica) al potere.
RispondiEliminaUn vero innovatore e un ribelle. Percepivamo gli altri calciatori come "adulti", lui no, lui era come noi: capellone, la sfrontatezza e l'incoscienza di chi voleva cambiare il mondo. Sempre avanti, senza arretrare di un centimetro, le tradizioni mandate in soffitta, il calcio come il palcoscenico delle rockstar.
EliminaIndimenticabile campione. Classe inarrivabile ,tecnica e carattere
RispondiEliminaImmenso e infinito.
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