"The light is he, shining on you and me."
C'è qualcuno là fuori che vorrà spendere almeno una bella parola per Maurice White e per ciò che ha rappresentato nella storia della musica? So bene che in Italia, il soul e il funk sono apprezzati solo da pochi, e che la notizia della sua scomparsa non riceverà la stessa risonanza mediatica che ha avuto quella del "duca bianco", ma mi perdonerete, il creatore degli Earth, Wind & Fire è stato e rimarrà per me uno dei punti fermi nel mio percorso di appassionato di musica e uno dei motivi per cui scrivo su questo blog.
Nel ricordo di Maurice White si intrecciano i momenti della mia adolescenza, le domeniche pomeriggio trascorse nelle discoteche e nei locali di Firenze ormai scomparsi, proprio come quei miei 16 anni, e l'ascolto delle loro canzoni, apparentemente così perfette e semplici, ma in realtà così complesse nella loro composizione.
Gli Earth, Wind & Fire sono un gruppo che molti hanno cercato di imitare senza successo, con una sezione fiati tra le più incredibili mai ascoltate, con molte anime al loro interno: dal funk più grezzo al soul con influenze latine, fino al lussuoso e sensuale pop che artisti come David Foster, Jay Graydon, Skip Scarborough e Bill Champlin hanno donato a White per far crollare ogni resistenza nell'ascoltatore medio di pelle bianca.
Tutto questo è stato Maurice White, e se vi sembra poco...
Hai ragione.Di artisti di tale levatura ne nasce uno ogni 50 anni (se va bene).Andai a vedere gli EW&F a Lucca di recente.Ancora validi...certo però senza M.White.....
RispondiEliminaRicordo di aver visto gli EW&F a Roma tanti anni fa, ricordo un film proiettato su una tela bianca in cui il gruppo camminava verso il pubblico e all'improvviso dalla tela sbucavano in carne e ossa gli EW&F. Maurice White era una persona con un energia e un carisma enormi.Grazie per tutte le emozioni che ci hai dato ascoltando la tua musica.
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