A otto anni, Simi Stone cominciò a creare cassette musicali in modo indipendente. Ma, anziché semplicemente copiare dischi per gli amici, suonava veramente. Non so cosa sia successo in seguito, ma questo dettaglio potrebbe farci capire che il suo destino musicale era già scritto nel suo DNA. Immaginate quante persone appassionate di musica abbiano provato a fare lo stesso? Io, per esempio, passavo il tempo a usare mestoli come tamburi o a manipolare la radio e il registratore a cassette per creare suoni strani. Poi ho capito che non avevo il talento per suonare uno strumento e mi sono dedicato all'ascolto di musicisti più esperti di me. Questo amore per la musica è rimasto con me fino ad oggi.
Simi Stone, figlia di una madre hippy e di un padre giamaicano, è nata a Woodstock, la stessa città famosa per il festival dedicato alla pace, all'amore e alla musica negli anni '60. Potresti immaginartela vestita con abiti hippy, indossando collane di perline e suonando canzoni pacifiste con bonghi e campanellini, come un vero prodotto dei tardi anni '60. La sua musica è fortemente influenzata dagli anni '60, ma da quelli che precedono l'"estate dell'amore". Si ispira alla musica soul di Detroit, in particolare alla Motown, e nel suo primo album, pubblicato lo scorso luglio per la Reveal Records, troverai anche elementi di pop accattivante, il ritmo scattante del Northern Soul per farvi ballare, una spruzzata di blues e persino un genere chiamato "Mountain Motown", coniato dalla stessa Simi per descrivere il suo stile. Ma ciò che risalta di più è la sua voce, che è chiara, cristallina, triste, innocente e intrigante allo stesso tempo.
Simi Stone non è una novità nel mondo della musica. In passato ha fatto parte del movimento Afro-Punk e ha suonato rock 'n' roll in una band chiamata The Suffrajet, ottenendo anche un notevole successo di critica. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Urge Overkill, Eagles of Death Metal e persino i grandissimi Cheap Trick. In Europa, ha suonato con Simone Felice e Bobby Burke, noti come The Duke and The King, una band che mescolava soul e funk con un tocco di "freakketonismo". Per fortuna, qualcuno ha riconosciuto il suo talento e l'ha incoraggiata a fare un album da solista.
Questo album è il risultato della collaborazione con David Baron, il suo partner musicale, ed è il suo primo album a nome suo, come se fosse predestinata a realizzare grandi cose. Ha coinvolto un gruppo di musicisti eccezionali, da Natalie Merchant, autrice della splendida "Don't Come Back", a Zachary Alford, Sara Lee e Gail Ann Dorsey. È un album fresco ed elegante fin dalla copertina, con canzoni che raramente superano i tre minuti, ma che sono essenziali e senza fronzoli. Simi Stone mira dritto al vostro cuore, e sono certo che vi conquisterà presto.
da ieri la copertina del suo disco, figura nel mio blog nei dischi da ascoltare.
RispondiEliminaFantastico questo disco, e splendida voce la Simi.
Eliminasi molto bello. si risentono gli anni 70, e anche carol king.
RispondiEliminaQuesto me lo accatto alla velocità della luce ! Grazie per la dritta ! :)
RispondiEliminaGrazie a te. Ciao
EliminaAppena finito di ascoltare: gran bel disco! Easy, ma di quello che in pochi sanno fare.
RispondiEliminaIl rischio in queste produzioni è di cascare in un tritello... :-)
Elimina