Joanne Vent realizzò il suo solo ed unico long playing, "The Black And White Of It Is Blues", nel 1969 (l'ultimo suo disco è un 45 giri, "Call My Name" uscito nel 1975) e probabilmente avrà creduto e sperato di avere una carriera luminosa davanti a se, e non di finire a fare la corista per altri artisti, come ad esempio per Lou Reed (in "Coney Island Baby" e "Sally Can't Dance) o per Paul Jones nel suo album "Crucifix in a Horseshoe" per finire con l'artista country Jerry Jeff Walker. Un peccato perché il disco è davvero bello e la nostra Joanne dimostrava di avere doti canore eccellenti, una voce nata per cantare il blues ed il soul e le undici canzoni del disco sono lì a dimostrarlo.
A vederla in copertina sembra una delle tante folksinger di fine anni sessanta, ma appena attacca "God Bless The Child", brano reso celebre da Billie Holiday, capiamo da subito che la sua voce non è stentorea e delicata ma una vera e propria arma da r'n'b ; a tratti riecheggia la profondità vocale che aveva Etta James, ma va detto che Joanne Vent non difettava in personalità; ascoltate ad esempio "Love Come Down ", blues torrido e passionale, oppure la bella cover di "It's A Man Man's World" di James Brown, qui resa con suggestioni gospel.
Una nota di merito va spesa per gli strumentisti che accompagnano la Vent e per gli arrangiamenti delle canzoni (compresi gli archi nella canzone che apre il disco e in quella conclusiva) che riescono a fornire il giusto tappeto sonoro, senza perdersi in inutili manierismi.
Poco altro so dirvi, il disco mi è capitato per puro caso durante le mie scorribande in rete, al momento dell'uscita finì ben presto nel dimenticatoio, pur essendo inciso per la A&M Records che non supportò per niente l'artista. Il disco è stato ristampato recentemente in Cd dalla Big Pink Records e di fatto ha contribuito a creare nuovo interesse intorno al nome della cantante.
Joanne Vent ha lasciato questa valle di lacrime nel 1998
due interpretazioni notevoli, vedrò di cercarmi anche il resto...
RispondiEliminaBellissimo tutto l'album, notevoli anche "Stormy Monday" e "Can't Turn You Loose"
EliminaMai sentita nominare, a dire il vero. Decisamente interessante...
RispondiEliminaMerita davvero, album che è stato una vera sorpresa.
EliminaGrande disco, ho la fortuna di possedereuna copia originale..frutto di acquisti su ebay. Comedici tu lei era una grande cantante r nb, probabilmente ha avuto la sfortuna/fortuna di firmare per la a&m grande etichetta, ma che forse in quel periodo , il 1969, era piu propensaa "spimgere"artisti folk o fountry rock come i grandissimi burrito brothers o dillard e clark....grande grande disco...
RispondiEliminaMi fa piacere che la conosci, è veramente una signora cantante. Peccato che non abbia avuto il successo che meritava, forse in quel periodo anche la presenza di Janis Joplin schiacciava le altre aspiranti al trono del blues.
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