domenica 25 gennaio 2015

UNA CANZONE: PRETZEL LOGIC - STEELY DAN



"Pretzel Logic", title track dell'omonimo album, è una delle canzoni che ha contribuito a creare il mito degli Steely Dan. Blues come portante del pezzo, note jazz incastonate nel cerchio dorato del pop, testi oscuri e apparentemente senza un senso compiuto, caratteristica questa che sarà una costante nelle canzoni a venire del duo statunitense.
Il testo della canzone ad una prima lettura sembra che narri di un turista in viaggio verso il sud degli Stati Uniti per andare a vedere un "Minstrel Show" e diventare una stella degli stessi (gli spettacoli dove un bianco si tingeva la faccia di nero per intrattenere i suoi pari) ma addentrandoci nelle liriche si legge che il turista vuole "incontrare un Napoleone solitario" e che si trova in imbarazzo per le scarpe che indossa. Lo stesso Fagen, tanto per ingarbugliare di più le cose ci dice che la canzone parla di viaggi, si, ma di viaggi nel tempo, (i "Minstrel Show" di cui si parla erano morti da tempo, così come Napoleone, e il protagonista del brano vorrebbe ascoltare le canzoni in un fonografo) che in una delle sue canzoni possiamo trovare riferimenti sul putsch di Hitler nella birreria di Monaco di Baviera (potrebbe essere proprio in questa, in questo passo:"I stepped up on the platform ,The man gave me the news He said, You must be joking Son, Where did you get those shoes?" Hitler salì in effetti sul bancone della birreria, sparò un colpo verso il soffitto, fu arrestato e in cella scrisse il Mein Kampf).
Il ritornello della canzone parla poi di "tempi andati via per sempre" e  qui alcuni hanno interpretato questi versi  in senso autobiografico, come se Fagen volesse dirci che la musica degli Steely Dan non fosse ricettiva per l'ascoltatore medio del 1974, anno di uscita del disco. I dubbi di Fagen saranno quelli che portarono la band ad abbandonare la forma concerto alla fine del tour di Pretzel Logic, in quel momento infatti il pubblico era orientato verso le sonorità semplici e lineari dell'hard rock,  del glam, (qui forse c'è la soluzione al rebus delle scarpe fuori moda citate nel testo per cui viene additato il viaggiatore; vi ricordate vero le scarpe che usavano i glammers) che non stare dietro a sonorità meno immediate mutuate dal jazz.
Se invece guardiamo la canzone dal punto di vista storico il testo da adito ad una spiegazione più semplice, ovvero quella di un uomo bianco che vuole essere una stella dei "Minstrel Show", e che lo stesso si lamenta che non è più possibile diventarlo in quanto sono spettacoli non più socialmente accettabili e che appunto "those days are gone forever"
Per quanto mi riguarda sono propenso a credere alla spiegazione di Fagen riguardante i viaggi nel tempo, del resto tutti le canzoni degli Steely Dan sono tutto fuorché semplici da spiegare, in questo caso poi ci viene in soccorso il titolo della canzone: "Pretzel Logic", logica contorta e intrecciata che può essere raffigurata come il pane (il pretzel di cui sopra) di origine tedesca.


9 commenti:

  1. Forse il loro pezzo migliore e il mio preferito insieme a Black cow l'avrò ascoltata in milione di volte. Questa in particolare una grandissima versione.
    Anche la dimensione del locale in cui suonano è da favola.
    Sui testi non saprei, a parte che i pretzels sono un istituzione a New York, ma il disco ha un grosso siginificato dal punto di vista musicale ed è il tentativo di condensare tutto il loro messaggio musicale entro i tre minuti che l'industria discografica fissava come durata standard del pezzo pop. Credo loro volessero dimostrare di essere meglio (e lo erano). Questa è forse l'unica canzone del disco che dura di più, non escludo che il testo., volutamente criptico non sia un altrettanto velato attacco agli stessi discografici.
    Grande Harmonica

    gran pezzo!

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    1. Grande Sir. Sugli Steely Dan il sottoscritto ha preso un imbarcata non da poco, nel senso che vado a cercare il "graal" dentro i testi, poi ogni scusa è buona per riascoltare le canzoni per carpire quella sfumatura sonora che mi era sfuggita precedentemente, insomma, è quasi roba da malati. Mi fa piacere che li apprezzi, non si trovano a tutti gli angoli appassionati degli Steely dan, in particolare chi come noi è preso dalla cultura musicale (e non solo) British. Interessante la tua interpretazione, segno che i ragazzi hanno colto nel segno, a distanza di tanti anni si parla ancora dei loro testi e della loro (grande) musica.

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    2. Mi piacciono un sacco. Infatti li ho scoperti poi, fino a una certa età sono andato avanti solo a Inghilterra ed è. Vero quello che dici non li ascoltano in tanti dev'essere la dimensione newyorkese. Pensa che quando avevo il pub li mettevo spesso e un giorno entro un tipo con la morosa che mi ringrazió e mi disse le stesse cose e prese a venire più spesso

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  2. Sono andato a leggermi due cose su siti americani , pare che nel testo di Pretzel logic l' unica cosa chiara sia l' odio per i tour e la vita on the road. Il resto pare incomprensibile, in tanti li considerano comunque snob altezzosi

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    1. Già, non è che mr. Fagen sia la simpatia in persona, come Becker del resto. Molti non sopportano il loro perfezionismo portato all'estremo, però dietro tutta questa forma c'è molta sostanza e il loro lavoro di portare jazz, blues e soul nel formato della pop song lo trovo geniale.

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  3. Ho visto tre/quattro volte per intero il concertone dal quale è tratto il video che hai postato, l'ultima nelle vacanze di Natale,ci sono parecchi spezzoni con interviste.
    In effetti a volte persino i dialoghi risultano ostici.
    Ma possono dire quello che vogliono, a me piacciono e stop. Condivido la tua opinione sui loro orientamenti musicali.
    Un altro pezzo bellissimo è Century's end .

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