martedì 9 dicembre 2014

LOST AND FOUND: MUSIC AND DREAMS - ROBERT LESTER FOLSOM



Ringrazio i coreani, ringrazio i tipi della "Riverman Music" che nel 2010 hanno ristampato un disco che all'epoca della sua uscita, 1976, ha tirato si e no 600 copie, il tipico caso di un'artista con pochi soldi in tasca e tante idee. Robert Lester Folsom poteva essere un nuovo idolo per chi trovava godimento nell'ascoltare la musica "gentile" che arrivava dalla costa ovest degli Stati Uniti, quella impreziosita dal folk e dal pop sapido in stile Todd Rundgren. Invece, come spesso accade, "Music and Dreams", primo e unico disco di Lester Folsom, rimarrà nell'oblio per quasi 35 anni, prima che qualche illuminato ci facesse dono di si tanta meraviglia. 

Nativo di Lowndes County in Georgia, la storia di Folsom è uguale a quella di tanti musicisti in erba che hanno provato a dare corpo alle proprie passioni cercando di mettere su vinile quello che suonavano nei garage di casa insieme agli amici. Un'educazione musicale ricevuta dai genitori, mezzadri appassionati di country, di soul, di blues e di gospel, con la mamma che cantava da soprano nella chiesa del paese nonché assidui ascoltatori del "Grand Ole Opry" sulla radio di casa. Messa su una band e andato in giro per le radio, feste e case discografiche di zona, Folsom avrà la sua occasione nel 1976 quando giunto ad Atlanta registrerà una demo negli studi LeFevre, che diventeranno poi i brani su cui si baserà il primo ed unico album inciso dal nostro. Seicento copie pubblicate che dettero vita ad un piccolo culto locale intorno al musicista, ben presto finito nel dimenticatoio non avendo alcun tipo di supporto sia da parte dei media che dall'etichetta discografica.

Dopo trenta anni qualcuno ascolterà grazie alla rete una delle canzoni contenute nell'album "Music and Dreams", la bellissima "April Suzanne" e da lì alla ristampa del disco il passo è breve. L'album è una raccolta di canzoni a cui è stato affibbiato il terribile neologismo di "Yacht Rock", termine assurdo per identificare quel genere nato nella westcoast californiana. La copertina del disco può trarre in inganno, dove l'artista è ritratto come un hippie fuori stagione, perché il tratto rilevante dell'album sono una serie di canzoni di taglio pop alla Todd Rundgren, passando per CS&N fino ad arrivare al Neil Young acustico. Brani morbidi ma con una certa inquietudine di fondo; oltre alla citata "April Suzanne" prestate ascolto alla struggente "Show Me To The Window" e a "Please Don't Forget Me". Nel disco c'è spazio anche per dei brani più tirati come "Jericho" e "My Stove's On Fire" canzone questa dalle belle suggestioni soul.

Di Folsom è uscita recentemente una bella raccolta di brani registrati in casa propria negli anni che vanno dal 1972 al 1976, antecedenti a "Music and Dreams", dal titolo "Ode To A Rainy Day", ma di questo avremo modo di riparlarne.

Folsom ha lavorato in un negozio di dischi e adesso fa l'imbianchino. Suona ancora nel tempo libero.


2 commenti:

  1. Davvero carino, ovviamente mai sentito.
    Il 1976 è un anno un po' particolare, c'è un clima musicale da fine Impero Romano, tutto va vanti per inerzia aspettando l'invasione dei Punk-Barbari dell'anno dopo

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    1. Ahahah giusto. Il bello è che oggi si tende a rivalutare questo genere, e meno male dico io, spazzato via dai barbari.

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