Credo che sappiate cosa penso dei cofanetti che vengono pubblicati con regolarità con l'approssimarsi delle festività natalizie; il più delle volte trattasi di vere truffe, con l'ennesima riproposizione di brani straconosciuti di artisti strafamosi, magari con l'aggiunta di un paio di inediti dell'artista di turno impegnato a fare gargarismi mattutini. Non sono contrario invece alla pubblicazione di cofanetti che abbiano un senso, specialmente quando si va a scavare in aspetti poco conosciuti del panorama musicale. E' il caso ad esempio di una raccolta uscita da poco per la Numerogroup Records contenente due cd (oppure 4 vinili se preferite) ed un libretto che ci racconta della misconosciuta scena funk e soul di Minneapolis pre-successo di Prince. "Purple Snow: Forecasting The Minneapolis Sound" il titolo della raccolta, dove in trentadue brani ci viene raccontata in musica, a partire dai primi anni settanta fino al 1984 circa, come la scena indie-soul di Minneapolis abbia contribuito in maniera decisiva nello svecchiare la musica black; parliamo di sonorità che pur prendendo spunto dai maestri del funk e dal philly sound si sono sviluppate in maniera autonoma prediligendo uno stile asciutto e mai magniloquente e zuccheroso. Una scena che insieme ad un giovane Prince alla chitarra, come possiamo ascoltare nel primo brano del disco, ha dato risalto ai primi synth che per cause di costi sostituivano gli archi. Dove le produzioni erano veramente all'osso, e in questi dischi se ne ascoltano diverse, come ad esempio "Can you deal with me" dei "Quiet Storm" dove la registrazione sembra arrivare da una stereo-cassetta, si sopperiva con l'inventiva e la sperimentazione al punto che molti di questi brani sono arrivati inediti fino ai nostri giorni. Da segnalare in questi brani, oltre alla presenza di un giovane Prince, anche quella di Jimmy "Jam" Harris e Terry Lewis nel tempo divenuti due tra i maggiori autori e produttori di r'n'b, oltre ad essere due colonne portanti della band "rivale" di Prince, i "Time" di Morris Day e della futura star r'n'b Alexander O'Neal. Per oggi mi fermo qui e vi consiglio caldamente di ascoltare questa meraviglia.
lunedì 16 dicembre 2013
NEVE VIOLA SU MINNEAPOLIS: IL FUNK PRIMA DI PRINCE
Credo che sappiate cosa penso dei cofanetti che vengono pubblicati con regolarità con l'approssimarsi delle festività natalizie; il più delle volte trattasi di vere truffe, con l'ennesima riproposizione di brani straconosciuti di artisti strafamosi, magari con l'aggiunta di un paio di inediti dell'artista di turno impegnato a fare gargarismi mattutini. Non sono contrario invece alla pubblicazione di cofanetti che abbiano un senso, specialmente quando si va a scavare in aspetti poco conosciuti del panorama musicale. E' il caso ad esempio di una raccolta uscita da poco per la Numerogroup Records contenente due cd (oppure 4 vinili se preferite) ed un libretto che ci racconta della misconosciuta scena funk e soul di Minneapolis pre-successo di Prince. "Purple Snow: Forecasting The Minneapolis Sound" il titolo della raccolta, dove in trentadue brani ci viene raccontata in musica, a partire dai primi anni settanta fino al 1984 circa, come la scena indie-soul di Minneapolis abbia contribuito in maniera decisiva nello svecchiare la musica black; parliamo di sonorità che pur prendendo spunto dai maestri del funk e dal philly sound si sono sviluppate in maniera autonoma prediligendo uno stile asciutto e mai magniloquente e zuccheroso. Una scena che insieme ad un giovane Prince alla chitarra, come possiamo ascoltare nel primo brano del disco, ha dato risalto ai primi synth che per cause di costi sostituivano gli archi. Dove le produzioni erano veramente all'osso, e in questi dischi se ne ascoltano diverse, come ad esempio "Can you deal with me" dei "Quiet Storm" dove la registrazione sembra arrivare da una stereo-cassetta, si sopperiva con l'inventiva e la sperimentazione al punto che molti di questi brani sono arrivati inediti fino ai nostri giorni. Da segnalare in questi brani, oltre alla presenza di un giovane Prince, anche quella di Jimmy "Jam" Harris e Terry Lewis nel tempo divenuti due tra i maggiori autori e produttori di r'n'b, oltre ad essere due colonne portanti della band "rivale" di Prince, i "Time" di Morris Day e della futura star r'n'b Alexander O'Neal. Per oggi mi fermo qui e vi consiglio caldamente di ascoltare questa meraviglia.
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La NumeroGroup sforna meraviglie fin dalla prima pubblicazione (e adesso siamo alla n° 50), un vero lavoro di divulgazione culturale della musica Black, con la ristampa di capolavori funk mai pubblicati o mal distribuiti e 45 giri modern soul il cui prezzo degli originali tocca vette inaccessibili
RispondiEliminaMerry Funky Christmas Harmonica
LF
Grande label e grande questa raccolta che mi hai fatto scoprire. Merry Funky Christmas to you, Mr. Lisergicfunk. :)
Eliminabella raccolta. alcuni pezzi sono davvero fantastici.
RispondiEliminaio adoro soprattutto la prima traccia "if you see me", è quasi un tormentone (dico in senso positivo) :)
La prima traccia se non sbaglio vede un imberbe Prince alla chitarra elettrica. Compilation fantastica, tutta da gustare.
EliminaCorretto: "If You See Me", brano scritto da Pepe Willie, vede il genietto purpureo alla chitarra. Gran compilation davvero.
EliminaIn pratica in ascolto quasi giornaliero.. A proposito, complimenti per i tuoi post sui Prefab Sprout e Springsteen, direi che rispecchiano anche il mio pensiero, in particolare lo scritto sul Boss e quelle ultime frasi del post.
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