sabato 14 dicembre 2013

KILLER GROOVE: THE CLASH, "THE MAGNIFICENT SEVEN"


"Sandinista" fu un meraviglioso disco pieno zeppo di stili e contaminazioni musicali che dette risalto per la prima volta in un disco di rock ai suoni che arrivavano dalla Giamaica, dub in primis e dai ghetti afroamericani. Registrato a New York nell'aprile del 1980 "The Magnificent Seven" fu il primo brano di una band bianca che si approcciava alla nascente scena hip-hop - "Rapper's Delight" della "Sugarhiil Gang" fu registrata giusto un anno prima - con tutta la furia e la rabbia che Joe Strummer e compagni mettevano nel creare la loro arte. Pezzone con base funk e linea di basso che suona come suonerebbero gli "Chic" spogliati dalla loro eleganza, declamazione di versi anticapitalistici da parte di Strummer, ne fu tratto un singolo che arrivò al nr. 34 della Uk Singles Chart ma sopratutto brano imprescindibile per tutti quei dj's con sale in zucca - un nome su tutti, Larry Levan - che la piazzavano nel mezzo delle loro scalette tra un Sylvester e una Grace Jones. Il merito di "Sandinista" in fondo è stato quello di aver fatto conoscere ad una generazione cresciuta a pane e rock l'esistenza di altre scene che meritavano di essere ascoltate e vissute e mi dispiace per quei pochi che ancora oggi non ne hanno colto l'essenza e l'importanza.

 

4 commenti:

  1. Strepitoso! Imprescindibile per ogni compilation che rappresenti gli '80.

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  2. da ragazzo non impazzivo per "sandinista!...oggi lo adoro e lo ritengo davvero importante...
    qualche anno fa, durante il mio periodo dj selector, mi piaceva per far ballare mettere "magnificent romeo" il mash up del brano dei Clash e di Romeo dei basament jaxx.
    come sempre gran post...
    ciao

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    1. Sono arrivato a Sandinista quasi con un anno di ritardo, ricordo che ne acquistai il vinile a fine 1981, quando stavo finendo il servizio militare, proprio di questo periodo; quando si dice un bel regalo di natale... Presenza fissa sul piatto e scoperte a non finire, ricordo però che ai miei amici rokketari non andava a genio, tanto che si parlava di tradimento alla causa. Grazie di nuovo per i complimenti, Tony.

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