Oggi parleremo di un artista italiano che ha nella voce la sua principale peculiarità: Fausto Leali. Non mi soffermerò sui suoi dischi di successo, che più o meno conoscete tutti, ma su un album che il nostro incise nel 1977, noto a pochi e mai più ristampato.
Leapoli, questo il titolo del disco, è prima di tutto un lavoro coraggioso. Forse Leali tentò di dare una svolta alla sua carriera, proponendo canzoni ben diverse da quelle incise fino ad allora. Il disco è diviso in due parti: nel primo lato troviamo brani che mescolano prog e suggestioni funk, mentre la seconda parte si apre con una bella ballata pop, per poi proseguire con brani tratti dal repertorio classico della canzone napoletana, anch’essi rielaborati in chiave rock-jazz, se così si può definire.
In questo lavoro, Leali si avvalse di alcuni tra i migliori musicisti dell’epoca: Tullio De Piscopo alle percussioni, il grande Alberto Radius alla chitarra, Stefano Pulga alle tastiere, Stefano Cerri al basso e Mauro Spina alla batteria. Da non dimenticare anche l’arte di Mario Convertino per la realizzazione della copertina.
Il risultato è notevole, soprattutto se consideriamo le “medie” canzoni della musica leggera italiana. I brani del primo lato sono i più caratterizzanti dell’opera: canzoni che, pur mantenendosi orecchiabili, sono impreziosite da assoli in chiave jazz. Talvolta, come in Sono Donna, cantata insieme a Loredana Berté, compare persino un assolo di sax che richiama territori di musica improvvisata, in versione free.
Il bello del disco è proprio questo miscuglio di generi diversi, privo di una direzione univoca. A volte penso che, se Leali avesse osato di più, ci saremmo trovati di fronte a un capolavoro. Così com’è, resta comunque un lavoro particolare e piacevole, e dispiace che sia stato l’unico in cui Leali abbia davvero osato uscire dai soliti stilemi.
Questa la lista dei brani:
1. Augusto
2. Sempre Piu' Distante
3. Soli Non Si Puo'
4. Un Amico Vero
5. Fiore O Piante
6. Sono Donna
7. Di Sera
8. Vierno
9. Na Sera 'E Maggio
10. Sciummo
11. Scalinatella
una tra le più belle voci italiane, dalle grandi potenzialità ma purtroppo da sempre votata al pop melodico. Questo album non lo conoscevo, grazie per la segnalazione mi darò da fare per scovarlo
RispondiEliminaE' un peccato davvero che Leali non abbia osato di più, la sua voce è una delle più belle del panorama italiano. Questo disco non è male, perlomeno è un tentativo di fare qualcosa di diverso dai soliti standard
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