Curiosa la genesi di questa canzone: siamo a Detroit nel 1967, festa di Natale della Motown, immaginate un salone con dentro tutti gli artisti della label, tra questi Smokey Robinson e Stevie Wonder. Stevie si avvicina a Smokey: "Senti Smoke, ho scritto questo pezzo ma non riesco a trovare le parole giuste, ascoltalo e dimmi se ti viene in mente qualcosa". Smokey porta a casa il nastro, lo ascolta e lo riascolta, lo trova incredibile e si accorge che c'era una parte con una di quelle musichette da circo, ma è lampante che il futuro testo non avrebbe parlato di animali e trapezisti, ma che in qualche modo sarà una storia che avesse a che fare con il mondo del circo. Una storia che fosse come una stilettata nel cuore. Una storia come quella narrata dal Leoncavallo, la storia di Pagliacci, il clown triste che rendeva tutti felici, Pagliacci che faceva ridere ma non aveva una donna che lo amasse come lo amava la gente che faceva ridere. Smokey decise quindi che la canzone avrebbe parlato di lui, la intitolò "Tears Of A Clown", la registrò con i Miracles nel 1967, fu messa in un album ma come singolo venne scartata a discapito di alcune hit che già avevano e quindi non uscì mai. Caso volle che nel 1970 una giovin signora inglese che lavorava per la Tamla Motown si imbatté nell'ascolto del brano e convinse gli inglesi a stampare "Tears of a Clown" per il loro mercato e questi divenne subito un numero uno nella classifica di vendite del Regno Unito. Fu quindi deciso di stampare il singolo anche per il mercato americano e ben presto schizzò al numero uno anche là. Quindi se abbiamo potuto ascoltare un siffatto capolavoro, lo dobbiamo alle feste di Natale della Motown, oltre che a Smokey e a Stevie, e alla giovin signora inglese, sure !
L'ho ascoltata ieri sera fra le altre. Ogni tanto si riaccende Telepatia.....e Villa Arzilla, quando riapre my Bro?
RispondiEliminaBrano molto bello. Splendida la cover che ne ha fatto Nnenna Freelon:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=rx0OjWV97vY