venerdì 20 settembre 2013

NE SENTIVATE IL BISOGNO?



Sto preparando la recensione del nuovo album degli Earth Wind & Fire, "Now, Then and Forever", uscito lo scorso 10 settembre per celebrare il 40nnale della band e mi chiedo: ha senso un'altra reunion, tra l'altro di uno dei gruppi che più ho amato? Lasciata la band da parte di Maurice White per motivi di salute come dire l'anima del gruppo, gli EW&F ormai rimasti in tre, Philip Bailey, Ralph Johnson e Verdine White ritornano tra di noi dopo otto anni con un disco che cerca di rinverdire i fasti del tempo che fu; impresa molto ardua direi, per una band che ormai ha detto e bene tutto quello che c'era da dire sia in ambito soul, funk, jazz e pop, ovvero in quei generi che così sapientemente riuscirono a far stare insieme in una miscela esaltante come raramente è dato di ascoltare. Personalmente, pur non dispiacendomi questo nuovo lavoro, l'ho trovato abbastanza ininfluente per quanto riguarda la loro storia, mi spiego, se lo avesse fatto un novellino sarebbe tanta roba, ma pensando a quel che ci hanno regalato loro, beh, penso che potevamo farne anche a meno, specialmente se mettiamo la puntina sul secondo vinile allegato al nuovo disco: una raccolta dei loro brani del passato scelti da artisti fan della band. Qui l'ascolto si fa impietoso veramente, al punto che conviene non ascoltarlo nemmeno, se vogliamo dare un giudizio sereno sul nuovo lavoro. Un album che funziona molto e bene sulle ballad mid-tempo, su tutte "Guiding Lights", molto bella anche "Splashes" dalle atmosfere jazzate con retrogusto brasiliano. Insomma un disco che niente aggiunge e nulla toglie alla gloriosa storia degli Earth, Wind & Fire. 

6 commenti:

  1. A me son sempre piaciuti. E, ti dirò, quando ho visto che l'uscita di un prodotto di EWF era prevista proprio per il 10 ho voluto leggerlo come uno speciale regalo di compleanno...ma poi mi sono prontamente riaccomodata su questa terra.. Eh si le operazioni nostalgia riescono sempre a far vibrare un po' ma l'effetto svanisce presto. Anche se tentata, non compro queste nuove ri-produzioni super patinate ma, alla prima occasione, vado e rispolvero gli originali: con il fastidioso fruscío della puntina sul vinile il viaggetto indietro nel tempo è assicurato e certamente più genuino...

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    1. Ti dirò, ci son rimasto male, il guaio è che li vorremmo sempre in forma come furono stati

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  2. Ho amato gli EWF come pochi altri gruppi, e ho anche avuto la fortuna di vederli dal vivo nel lontano 1983, nonostante ormai lontani gli anni di "Gratitude" e delle loro acrobazie con giochi di prestigio nelle loro performance Live, fu il coronamento di tutte le emozioni che nel tempo mi avevano regalato, ma già allora come adesso ero e rimango convinto che il loro ultimo lavoro degno del loro nome sia "I AM". ......Il resto non conta........

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    1. E' il solito discorso che possiamo fare per i Rolling Stones; tanto mestiere, produzioni sempre gradevoli, ma con il rischio di non avere più niente da dire.

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  3. Comunque ci sono gruppi che non hanno più avuto niente da dire molto prima dei Ewf o degli Stones.
    Quindi mi ascolterò con piacere questo album

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