Confido che mi perdonerete il titolo del post, visto che l'artista di oggi non c'entra niente con la canzone napoletana, tanto meno con l'opera; parleremo di soul invece, di soul a grana fine.
Omar è uno tra i più bravi soul man britannici ed oggi celebreremo il suo ritorno con un album uscito lo scorso giugno, dopo sette anni di stop. In questi sette anni il nostro ha avuto il tempo per essere insignito dell'ordine MBE dalla regina Elisabetta II - è diventato baronetto per meriti artistici - ed è diventato padre di due gemelle. "The Man", questo il titolo del suo nuovo lavoro, si avvale della collaborazione del bassista dei Jamiroquai Stuart Zenden e di Carol Wheeler già con i Soul II Soul. Un album che ci da modo di scoprire l'uomo Omar in una nuova luce - si è sposato e come detto è diventato papà - i testi delle canzoni riflettono la maturità e il nuovo status raggiunto dall'artista, così come a livello musicale l'album è un caleidoscopio di stili in cui il nostro riesce a destreggiarsi con facilità. Si va dal soul direzione Motown, al blues, alle suggestioni caraibiche del primo brano, fino al jazz-funk di "High Heels" suonato insieme alla Hidden Jazz Orchestra. Il brano che però ti manda al tappeto è il remake del primo successo di Omar dal suo primo album uscito 23 anni fa, "There's Nothing Like This", che vede al basso il grande Pino Palladino. Qui è bello notare come la voce di Omar sia sempre brillante come allora, quasi come il tempo non abbia influito sulle qualità vocali del cantante. Tirando le somme un disco come ci aspettava fosse fatto da Omar, senza correre rischi, ma che suona fresco come il disco dell'esordio.