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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

VEDI "OMAR" QUANT'E' BELLO.....

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Confido che mi perdonerete il titolo del post, visto che l'artista di oggi non c'entra niente con la canzone napoletana, tanto meno con l'opera; parleremo di soul invece, di soul a grana fine. Omar è uno tra i più bravi soul man britannici ed oggi celebreremo il suo ritorno con un album uscito lo scorso giugno, dopo sette anni di stop. In questi sette anni il nostro ha avuto il tempo per essere insignito dell'ordine MBE dalla regina Elisabetta II - è diventato baronetto per meriti artistici - ed è diventato padre di due gemelle. "The Man", questo il titolo del suo nuovo lavoro, si avvale della collaborazione del bassista dei Jamiroquai Stuart Zenden e di Carol Wheeler già con i Soul II Soul. Un album che ci da modo di scoprire l'uomo Omar in una nuova luce - si è sposato e come detto è diventato papà - i testi delle canzoni  riflettono la maturità e il nuovo status raggiunto dall'artista, così come a livello musicale l'album è un caleidoscopi...

NE SENTIVATE IL BISOGNO?

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Sto preparando la recensione del nuovo album degli Earth Wind & Fire, "Now, Then and Forever", uscito lo scorso 10 settembre per celebrare il 40nnale della band e mi chiedo: ha senso un'altra reunion, tra l'altro di uno dei gruppi che più ho amato? Lasciata la band da parte di Maurice White per motivi di salute come dire l'anima del gruppo, gli EW&F ormai rimasti in tre, Philip Bailey, Ralph Johnson e Verdine White ritornano tra di noi dopo otto anni con un disco che cerca di rinverdire i fasti del tempo che fu; impresa molto ardua direi, per una band che ormai ha detto e bene tutto quello che c'era da dire sia in ambito soul, funk, jazz e pop, ovvero in quei generi che così sapientemente riuscirono a far stare insieme in una miscela esaltante come raramente è dato di ascoltare. Personalmente, pur non dispiacendomi questo nuovo lavoro, l'ho trovato abbastanza ininfluente per quanto riguarda la loro storia, mi spiego, se lo avesse fatto un no...

IL RITORNO DEI CALIBRO 35

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Sono tornati e questa volta per l'etichetta italiana "Record Kicks" di Milano, la label più groove e funk del nostro paese. Per adesso gustiamoci l'anteprima del nuovo album della band in uscita il prossimo 21 di Ottobre, dal titolo "Traditori di Tutti". A tal proposito, vi dice niente il nome di Giorgio Scerbanenco? Si, perché il titolo del disco è tale e quale ad uno dei romanzi più belli e più amari del re del noir italiano, libro ambientato nella Milano degli anni 60, ed è il secondo romanzo del ciclo dedicato a Duca Lamberti, investigatore di polizia, una storia senza lieto fine che ti fa veramente respirare il clima freddo e nebbioso della città, seppur sapientemente tenuta sullo sfondo della trama. Tornando ai Calibro 35 il singolo che apre le danze del futuro album è "Giulia Mon Amour" un perfetto hipshake in linea con gli anni in cui il romanzo è stato scritto, groove uptempo rovente e un degno commento sonoro se casomai qualcuno si ...

DOCTOR WU CLASSICS: TOTO and GEORGY PORGY

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Oggi non doveva esserci questo post, avrei dovuto recensire un nuovo album, solo che, appena alzato ed accesa la radio, dall'altoparlante se ne esce questa canzone. Non sono mai stato un fan dei Toto, molto più del lavoro da turnisti di chi suonava nella band, non mi è mai piaciuto molto il loro rock a volte troppo semplicione e al limite del dozzinale, ma questo brano, perdio, basta e avanza per render loro onore e merito. L'intro del piano è qualcosa di sublime, così come lo stacco tra il ritornello ed il chorus e la sezione ritmica del brano è stata esempio di innumerevoli canzoni che hanno cercato di ripercorrerne le gesta senza riuscirci, penso a "Splendida Giornata" del Vasco nazionale. Mi sono sempre chiesto a cosa fosse riferita la Georgy Porgy del testo, ho letto in rete che la canzone è un omaggio a Gershwin, in particolare al suo capolavoro Porgy and Bess, non so, mi pare strano, so che il testo del ritornello è tratto da una canzone popolare inglese c...

IL RITORNO DI JANELLE

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Un'orchestra in stile morriconiano ci invita ad entrare nel mondo delle meraviglie del nuovo disco di Janelle Monáe, "The Electric Lady", seconda prova dell'artista afroamericana, dopo i fasti dell'acclamato "The Archandroid". Diciamo subito che il nuovo lavoro risulta essere più diretto rispetto al precedente, se lá avevamo un caleidoscopio di stili musicali molto diversi tra di loro,in questo le canzoni risultano più lineari all'ascolto, anche se non c'è un genere a prevalere sugli altri. Si inizia con un brano che da solo vale l'acquisto del disco: "Givin' em what they love" si avvale della collaborazione di un Prince in grande spolvero, come non sentivamo da tempo. Funk rock urbano della miglior specie, con la chitarra solista a spaccare in due il brano. Si prosegue con un'altra grande canzone e con un'altra collaborazione eccellente: "Q.U.E.E.N.", cantata insieme ad Erika Badu ci porta nei territori fu...

IL RITORNO DELLA "VOCE": GREGORY PORTER

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Gregory Porter, l'uomo dalla voce che anche voi vorreste avere per parlare d'amore alla vostra bella, il crooner del nuovo millennio è di nuovo tra di noi con il suo nuovo album, il terzo ed il primo registrato per l'etichetta jazz per antonomasia, la Blue Note Records. "Liquid Spirit" il titolo e dai solchi del disco ci abbeveriamo davvero alla materia eterea che le note musicali sprigionano tutte intorno a noi. Questo nuovo lavoro di Porter non regala sorprese, se non quella di farci stupire di nuovo davanti alla bellezza della voce del cantante afroamericano, voce calda e coinvolgente, dalla tecnica impressionante ma che non viene mai usata per impressionare gli ascoltatori e quindi capace di emozionarti in maniera sottile, le canzoni sono tutte giocate nello stile della label statunitense, quindi grandi ballad e be bop distribuito a piene mani, in puro stile Tony Bennet ; sfuggono ai canoni la title track, una grande canzone tutta giocata in chiave gosp...

SMOKEY E LE LACRIME DEL PAGLIACCIO

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Curiosa la genesi di questa canzone: siamo a Detroit nel 1967, festa di Natale della Motown, immaginate un salone con dentro tutti gli artisti della label, tra questi Smokey Robinson e Stevie Wonder. Stevie si avvicina a Smokey: "Senti Smoke, ho scritto questo pezzo ma non riesco a trovare le parole giuste, ascoltalo e dimmi se ti viene in mente qualcosa". Smokey porta a casa il nastro, lo ascolta e lo riascolta, lo trova incredibile e si accorge che c'era una parte con una di quelle musichette da circo, ma è lampante che il futuro testo non avrebbe parlato di animali e trapezisti,  ma che in qualche modo sarà una storia che avesse a che fare con il mondo del circo. Una storia che fosse come una stilettata nel cuore. Una storia come quella narrata dal Leoncavallo, la storia di Pagliacci, il clown triste che rendeva tutti felici, Pagliacci che faceva ridere ma non aveva una donna che lo amasse come lo amava la gente che faceva ridere. Smokey decise quindi che la canzo...

SESTO

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Sesto su dieci. Questo è il piazzamento finale del mio blog al  contest "Targa Mei Musicletter - Indie Blog Award 2013". Come ricorderete questo blog fu inserito nella nomination dei migliori dieci blog musicali "personali" e questo bel risultato lo devo a voi che mi seguite, ai vostri voti e ai giurati del premio. Un grazie di cuore a tutti voi quindi e un grazie speciale alle "preghiere" di Mr. James Brown a cui mi ero appellato. A parte gli scherzi è un piacere stare in classifica in mezzo a fior di giornalisti che scrivono di musica per professione, quali Eddy Cilia, Federico Guglielmi e Paolo Vites, nell'ordine primo, secondo e terzo, Mauro Zambellini classificatosi appena dietro il mio blog, ma sopratutto è un piacere condividere con due amici di "tastiera" questo risultato: Antonio "Tonyface" Baciocchi, terzo classificato, e Luciano "Joyello" Triolo, con un immeritato decimo posto.   Grazie ancora e "kee...