Eccoli, finalmente gli SOS approdano sul blog, e quale stagione migliore di questa per ri-ascoltarli. In sintonia con questi post agostani, il brano di oggi è tratto da "Where Our Love Grows", disco del 1984, piuttosto raro, perlomeno in Italia, dove gli SOS, se non per la cerchia dei fans, sembrano scomparsi. La ricetta è sempre quella, da godimento puro per gli amanti del pop di classe, la bella e potente voce di Corinne Drewery illumina un brano che è la summa del sound SOS: orchestrazioni che rimandano al pop british dei '60 - Dusty Springfield sulla soglia di casa -, suggestioni bacharachiane e quelle melodie che ti stendono al tappeto. E personalmente ogni nuova uscita della band (a proposito sono fermi dal 2008, anno di uscita di "Beautiful Mess") è una speranza di ritrovare quella magia che mi regalò "Kaleidoscope World"*, il loro capolavoro assoluto del 1989. Ne riparleremo, quando il freddo busserà di nuovo a queste latitudini e la voglia di sole e di caldo sarà pari alla voglia di ascoltare, di nuovo, gli Swing Out Sister.
*Tutto quello che è accaduto poi nel mondo del neo-pop o pop sperimentale alla Stereolab lo si deve a questo disco, che piaccia o meno.
Pomeriggio d'ozio, gambe all'aria, all'ombra di un cedro del Libano: grazie Harmo, ora ho anche la colonna sonora
RispondiEliminacosa ti servo? Va bene una Pina colada?
Eliminacosa ti servo? Va bene una Pina colada?
EliminaE perchè no? Grazie del pensiero Mau :-)
Eliminagruppo stupendo, ricordo con piacere quel "Kaleidoscope World", gli anni '80 si chiudevano nel modo migliore
RispondiElimina