Da come sorride sornione sul fronte della copertina, osservando due bikini "dimenticati" sul bordo piscina da delle signorine, si capisce che Robert Palmer era un tipo che la sapeva lunga. Per fortuna nostra non solo per quanto riguarda l'arte amatoria, ma anche in quella delle sette note; si perché l'album da cui è tratto il brano di oggi è uno dei capolavori del pop elegante e ultra-sofisticato.
Prodotto nel 1978 da Palmer insieme al genio di Tom Moulton "Double Fun" si muove sinuoso tra suggestioni giamaicane, blue eyed soul, funk bianco e rock da fm station, un miracolo verrebbe da dire, e miracolati da tanta bellezza furono quei pochi fortunati che ebbero la dote di ascoltarlo su qualche sparuta radio locale.
Robert Palmer ebbe un momento di gloria anche qui da noi con il singolo "Johnny and Mary" uscito qualche anno dopo, e non poteva essere diversamente: un brano molto più semplice quindi anche più adatto alle orecchie dell'ascoltatore italiano medio, "Every Kinda People" è invece un pezzo da intenditori della materia, di tutte quelle persone (me compreso) che si venderebbero la mamma pur di riuscire ad ascoltare la canzone pop "perfetta". Qui direi che ci siamo quasi: il brano è un mirabile esempio di soul bianco, con inserti di musica caraibica, Marvin Gaye dietro l'angolo e un testo che parla di multiculturalismo prima che questa parola diventasse una moda.
Il quasi è per la prossima canzone che è ancora da scrivere.
Il quasi è per la prossima canzone che è ancora da scrivere.
Robert Palmer lo ricordo anche nei Power Station, ma non l'ho inserito nel post di proposito, questo di Double Fun è il "vero" Robert Palmer.
RispondiEliminaUn grande cantante da sempre sottostimato. A parte lo scivolone con i Power station (gruppo atroce), i suoi dischi si sono mantenuti sempre ad un certo livello
RispondiEliminaconcordo, questo e l'album seguente sono da rivalutare in toto. i power station furono veramente atroci, scelta incomprensibile vista la produzione precedente...forse bisogno di soldi...
EliminaHo quasi tutti i dischi di Robert.Il piacere che mi provoca la sua musica purtroppo non riesco ad esprimerlo a parole.
RispondiEliminaParlando di soul cmq spero che ricordiate l'album del 90 Don't explain che conteneva tra le altre Mercy mercy me/ I want you , un tributo a Marvin.
In chiusura, se i Power station sono atroci molti interpreti sia dell'epoca che contemporanei allora sarebbero da plotone di esecuzione.A me non dispiacevano affatto.
Il Palmer dei PS, dopo aver ascoltato i suoi capolavori degli anni precedenti e lo stile del personaggio mi è sempre parsa un'operazione furbesca. Concordo comunque sul plotone di esecuzione o in alternativa dei campi di lavoro siberiani con dosi massicce di pop e soul a mo' di rieducazione. :)
EliminaPalmer da sembre un elegante gigione.
RispondiEliminaSe ti dico che questo album (come anche quello citato qui sopra da Euterpe) mi piacquero all'epoca e mi piacciono ancora, mi becco dell'intenditrice?? ah ah ah