I quattro di Leeds, Joe - Pete - Simon - Eddie, non deludono le attese neanche a questo giro e sfornano uno degli album più belli ascoltati nel 2012. Il funk, ma di quello bello peso, è la linea portante di tutto il disco, talmente convincente a tal punto da far dire che sono gli unici bianchi che hanno ereditato direttamente da James Brown le stimmate del funk. Una sequenza di brani uno migliore dell'altro, dal primo "You mess me up" - nervoso e preciso, sembra di ascoltare i The Meters - alle suggestioni jazz-house di "Summercamp", il funk psichedelico di "Turncoat", i beat afro di "Welcome to NOLA", poi c'è quella meraviglia di "Each to their own" , una canzone che aggiorna il funk ai nostri giorni.
Poi ci sento Brian Auger, hammond a go-go, Doctor John, il sound di New Orleans, Memphis, la Stax, ahhhhh gooodooo, mamma mia, more more more !!!
Vedi te come un disco così può ridurre un cinquantenne suonato e bollito !!
Grandi New Mastersounds, sempre meglio. Buona settimana Mr.Harmo.
RispondiEliminaGrande disco e gruppo. Buona settimana anche a te.
EliminaCon tutte 'ste citazioni di stimmate, più che un gruppo mi sembra il Padre Pio del funk...
RispondiElimina:)
@Mr.Harmo: L'hai sentito "Trenta" di Eddie Roberts?
RispondiEliminaE' il disco "italiano" vero? Ancora no, ma lo sto cercando.
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