Nel fondamentale disco di Sly and the Family Stone, "There's a Riot Going On", la traccia omonima era inesistente, ovvero era scritta sul tondino del vinile ma non c'era, mai incisa e forse mai pensata, perché come motivato dello stesso Sly, "sentii che non ci dovrebbero essere mai disordini". A distanza di quarantuno anni, il gruppo californiano dei Monophonics, usciti per la label Ubiquity Records lo scorso 15 Maggio con l'album "In your brain", provano a dare voce e musica a quella risposta che Sly Stone dette alla domanda posta a titolo dell'album capolavoro di Marvin Gaye, "What's going on". Da allora e come allora, pur con altri motivi, i tempi per una rivolta sembrano essere tornati d'attualità, ma qui mi fermo e non vado oltre, per la politica esistono blog e bloggers migliori del sottoscritto.
I Monophonics sono attivi dal 2005, questo è il loro terzo lavoro, dopo l'uscita nel 2007 di "Playin' and Simple" e di "Into the Infrasound" nel 2010. Il suono dei Monophonics è debitore a quello che veniva chiamato "black rock", ovvero funk mischiato con la psichedelia più grezza, che ebbe in Sly Stone, nei Mandrill, nei Funkadelic di George Clinton e nei War di Eric Burdon i loro massimi cantori.
E per restare fedeli al suono dell'epoca, i Monophonics hanno utilizzato un registratore ad 8 piste, usando microfoni vintage e infarcendo i suoni di riverberi e delay a manetta. Ora, a prescindere dalla filologia della quale mi interessa il giusto, il disco dei Monophonics suona fresco e riesce ad essere convincente nelle sue canzoni, unite dal filo conduttore del funk ma al tempo stesso con delle variazioni di forma al loro interno - si va dallo street funk di "All together", alle suggestioni soul cinematiche di "Mirage", al funk psichedelico della title track - che lo rendono di fatto uno dei più convincenti lavori di questo 2012.
Make it funky !
Supercool!
RispondiEliminaLeggendoti ho pensato che questa musica fosse un po' troppo raffinata per le mie orecchie.....invece it sounds really good!
RispondiEliminaWOWWW!!!!
RispondiEliminaGrande e grandi, meglio dei Shaolin Afronauts (i migliori nel 2011 però!)
RispondiEliminaDi quello ottimo, uno dei migliori album di questo 2012 per me.
RispondiEliminaOttimi davvero!!! Me ne sono imbattuta casualmente qualche giorno fa e si è rivelata una scoperta tanto fortuita quanto assai gradita :)
RispondiEliminaSu vicine lunghezze d'onda segnalo anche i Funk Ark con "High Noon".