Se Dominic Bugatti e Frank Musker sono stati due tra gli autori più prolifici del pop west coast californiano, non altrettanto si può dire per quanto riguarda la produzione discografica, avendo all'attivo un solo album, "The Dukes", uscito per la Atlantic nel 1982. Come per altri artisti però, anche un solo ed unico disco basta per far capire la bravura dei nostri; l'album, prodotto da Arif Marvin è infatti un incontro tra soul e pop come pochi ne è dati ascoltare, raffinato senza essere banale, impreziosito dai "soliti" nomi del giro californiano, in cui spicca la voce di Hamish Stuart - vi dice niente il nome Average White Band? - tra i vocalist.
"Mistery Girl" canzone che apre il disco è la mia preferita, una meraviglia di canzone mid tempo, esempio di come dovrebbe essere una pop song degna di questo nome, ma anche con le altre non si scherza, "Fate" ad esempio, brano dance "intelligente" coverizzato da Chaka Khan nell'album "Watcha Gonna Do For Me" del 1981, "So Much in Love" un altro mattoncino incastonato nell'edificio del blue eyed soul, e la ballad "Memories". A quest'ultima canzone pensavo l'altra sera mentre guardavo scorrere i titoli di coda del "Titanic"; ovvero la differenza che passa tra un brano costruito per titillare i bassi istinti(musicali) del pubblico ed una creata per far godere i padiglioni auricolari e non solo.
Durante l'ascolto di Mystery girl i miei timpani hanno eiaculato!
RispondiElimina@euterpe
RispondiEliminacapita ascoltando queste canzoni... :)
Questo è un disco da ascoltare ciclicamente. Mettiamoci una doppia AA fratello!
RispondiEliminaeh si la differenza è notevole!
RispondiElimina@Tarkus
RispondiEliminaeheh, vero...
@ernest
ciao amico