giovedì 5 gennaio 2012

DOCTOR WU AWARDS 2011: MALE VOCALIST OF THE YEAR - WILL DOWNING

C'era da aspettarselo; è bastato un extended play di cover di quattro canzoni, "Yesterday" il titolo, il primo di una trilogia, gli altri due si chiameranno, pens'n'po', "Today" e "Tomorrow", per consentire a Will Downing di sbaragliare la concorrenza. Nonostante il cantante americano possieda una delle voci più calde e vellutate del panorama soul/r'n'b, dopo la scomparsa di artisti quali Teddy Pendergrass e Luther Vandross sommata alla prolungata assenza di Stevie Wonder, capite bene che il nostro abbia avuto vita facile per conseguire il premio.
Will Downing è il tipico esempio di artista che ha fatto della propria voce il marchio caratteristico nonché lo strumento principe della sua musica, come lo senti stai pur certo che lo riconoscerai tra mille. E una volta tanto permettetemi di gustarmi delle soul ballad fatte alla vecchia maniera; se vi piace la pietanza accomodatevi pure, può essere un modo per digerire quel terribile disco natalizio di "MaicolBabblè", che probabilmente qualche vecchio zio vi avrà regalato per le feste.
E con questo grande artista, si concludono i "Doctor Wu Awards" per il 2011. Dal prossimo post si ritorna al vecchio regime.
Enjoy it !



Questa non c'entra 'na mazza con il disco, ma era troppo bella per non proporvela.

5 commenti:

  1. Non discuto la grandezza ed il talento di Will che programmavo in radio più di 20 anni fa, mi fa però riflettere sul fatto che di nuovo c'è davvero poco o nulla.

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  2. @tarkus
    the real one!
    @euterpe
    sul fatto che ci sia poco di nuovo, non solo nel soul, ma sopratutto in ambito rock, è un fatto sotto gli occhi di tutti. personalmente la scelta che ho fatto, è quella di infischiarmene di andare in cerca dell'ultima novità, mi dispiace, ma ho già dato, che ci pensino le nuove generazioni a fare opera di ricerca, come facevamo noi. C'è tanta buona musica che arriva dal passato ancora da ascoltare, che preferisco impiegare il mio tempo libero nel riscoprire quei lavori che non stare dietro all'ultima scoreggia che ci viene spacciata per nuova. Del presente. meglio ascoltare artisti che si ispirano al passato ma che almeno sanno mettere insieme più di due note, che non la solita band di sfigati, ma che fanno tanto trend. citando l'amico blogger Tony-face, quello che va sotto il nome di rock o pop che dir si voglia ha già esaurito la sua carica, quello a cui stiamo assistendo oggi, è uno stanco ripetersi di uno stanco rituale. per questo preferisco tuffarmi nelle braccia di mamma "soul".

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