giovedì 27 ottobre 2011

THE JAM: MOVE ON UP,1982


Probabilmente la miglior cover mai fatta di un brano di Curtis Mayfield, e forse una delle migliori di sempre. Almeno da parte mia, anche se magari si può obiettare che dell'atmosfera del brano originale, ci sia rimasto ben poco. Però ad uno come Paul Weller, su come trattare la materia, visti anche i successivi lavori con gli Style Council, ben pochi possono insegnare. Questa cover è tutta potenza e poco groove, ma del resto questa era la marca caratteristica dei Jam e del brano ne è stato tirato fuori il lato grezzo e sguaiato che nella versione di Mayfield si poteva intuire tra le righe.
Il pezzo fu registrato originariamente nel 1982 ed apparve nell'EP "Beat Surrender", per poi ritrovarlo nella raccolta "Extras" uscita nel 1992.
E voi quale versione preferite?

6 commenti:

  1. Probabilmente la miglior cover mai fatta di un brano di Curtis Mayfield...e basta.

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  2. Curtis Mayfield era un Super Eroe, i Jam un amore giovanile... Weller attingeva sempre più dal panorama soul r'n'b fino ad arrivare a distruggere la band per formare con Talbot gli Style Council, che hanno assolutamente perseguito quel genere per tutta la durata della loro carriera. Poi il Paolino schizofrenico ha optato per un nuovo cambio di rotta distruggendo anche la sua seconda fantastica band, per mettersi a suonare smenazzate, paccottiglie rock e country che con la musica mod non hanno nulla a che vedere.

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  3. Weller è uno dei british più influenti degli ultimi 35 anni.....eclettico a tal punto da passare da una band al fulmicotone come i Jam a una raffinata ed elegante come gli Style Council e poi approdare ad una carriera solista pasionaria e intensa.
    Mai troppo lodato.
    Eppure è uno dei padri (forse Il Padre) del Brit-Pop...

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  4. La carriera solista di Paolino ha vissuto di contraddizioni, come se non avesse una bussola ben definita davanti a se. Ritengo album eccellenti Stanley Road e Wake up the Nation, e pure Studio 150, gli altri sono discontinui, pur mantenendo un buon livello. Siamo però lontani, mooolto lontani dai Jam e dagli Style Council.

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  5. Il buon Paolino ha sperimentato un po' dicose nel suo periodo solista e non tutte gli sono riuscite bene.
    Anche se rimane uno dei pochi autori ancora in grado di fare album di grande levatura artistica a 50 anni suonati.
    Stanley Road e Wake up sono probabilmente i migliori del percorso solista ma qua e là ci sono cose eccellenti (vedi "As is now"" del 2005 che probabilmente rivaleggia con i due sopracitati nel top della produzione solista)
    Gli Style Council hanno fatto due grandi album (i primi due) poi si sono persi.
    I Jam irraggiungibili, soprattutto gli utlimi anni.

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  6. Paul Weller mi sembra un esempio classico di carriera in costante declino: bei dischi come Jam, brutti dischi come Style Council e dischi inutili come solista.

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