venerdì 13 dicembre 2024

Tokyo Groove: Viaggio Nel City Pop - Eiko Miyagawa in arte EPO - Terza Parte

Terza ed ultima parte della puntata dedicata a Eiko Miyagawa, in arte EPO.


Nel 1983 EPO pubblica quello che considero il suo capolavoro: “Vitamin E.P.O”, un album che, ancora oggi, conserva intatta la sua freschezza, vitalità e ricchezza di intuizioni. I primi due brani, Vitamin E・P・O e 土曜の夜はパラダイス, rappresentano perfettamente l’essenza più festosa del City Pop: due canzoni che sembrano cristallizzate nel periodo del boom economico giapponese, capaci di evocare l’atmosfera elettrizzante di quegli anni. Entrambi i pezzi mescolano influenze disco con melodie radicate nel pop anni ’60 il primo e con atmosfere swing il secondo, creando un equilibrio irresistibile.

Segue 無言のジェラシー, una ballad mid-tempo dal sapore soul, impreziosita da una splendida apertura melodica, che fa da preludio alla magnifica “Would You Dance With Me”. Questo brano, inizialmente soul, evolve in uno straordinario pezzo sophisti-pop con un mood anni ’60. È una canzone difficile da descrivere a parole: bisogna ascoltarlo per comprenderne la bellezza.


Ma è l’intero album, con le sue numerose influenze – dal r’n’b, al pop, dal soul al funk, al soft-rock– ad essere un’esperienza difficile da sintetizzare. Ogni tentativo di descriverlo sembra insufficiente, ma una cosa è certa: “Vitamin E.P.O” è un disco che trasmette pura gioia di vivere. Dimenticate tristezze e cupezza, qui si celebra la vitalità.

Prima di concludere, vale la pena citare altri brani notevoli come う, ふ, ふ, ふ, Pay Day e かなしいともだち. Ma, in tutta sincerità, è un album da ascoltare nella sua interezza. Ci sono pochi dischi pop, nel senso più puro e accessibile del termine, e suonati così magistralmente, che possano competere con la bellezza di questo lavoro. 

Nel 1987 EPO si trasferisce nel Regno Unito, dove firma un contratto con la Virgin. Nel 1991 fa ritorno in Giappone e, successivamente, prende le distanze dalla musica commerciale per dedicarsi a sonorità più sperimentali. Negli anni ’90 intraprende l’attività di ipnoterapista, continuando comunque a fare musica, esibendosi in piccoli spazi e persino offrendo performance a domicilio.


FINE TERZA ED ULTIMA PARTE 





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