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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

IL LUNGO ADDIO: GLENN FREY (1948 - 2016)

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Oggi voglio parlare di canzoni che ho ascoltato per la prima volta alla radio durante i miei anni di scuola media. Ricordo una sera in particolare, mentre ascoltavo il programma serale "Supersonic" sulle frequenze Rai e mi imbattevo in "One of These Nights." La differenza tra quei giorni lontani e adesso è che, nonostante abbia scoperto molta altra musica nel corso degli anni, la musica degli Eagles e di Glenn Frey non mi ha mai abbandonato, anzi, è rimasta parte di me. La musica di Glenn Frey e degli Eagles è come un'immaginaria California che non solo entrava nella mia cameretta di periferia a Firenze, ma anche nell'anima, lasciandomi sensazioni che mi hanno accompagnato nel corso degli anni. Non importa se molti considerano gli Eagles e la loro musica come qualcosa di superfluo, io ci sono cresciuto e quei dischi rappresentano dei bei ricordi condivisi con gli amici di allora. Spesso, quei dischi sono stati un punto di partenza per esplorare suoni più...

CAPOLAVORI: FUTURES(1977) - BURT BACHARACH

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Futures è il primo album di Burt Bacharach dopo la fine del rapporto artistico con il paroliere Hal David, (anche se qui sono presenti due brani della premiata ditta) ma è anche il primo disco in cui il compositore americano si lascia indietro i successi che lo avevano caratterizzato nel decennio precedente per giungere ad un nuovo linguaggio, più interiore e più maturo, se mi passate il termine. Poco conosciuto, Futures è davvero uno sguardo in avanti rispetto all'anno di uscita, si parla del 1977, non orecchiabilissimo ad un primo ascolto, ma se prestiamo l'attenzione che merita, possiamo già da subito riconoscerne quei tratti che saranno poi sviluppati nel decennio successivo nel capolavoro di Carole Bayer Sager "Sometimes Late At Night" per concludersi compiutamente negli anni novanta con "Painted From Memories", un ennesimo capolavoro dove Elvis Costello prende il posto della ex moglie di Bacharach. La musica di Bacharach, anche quella più ricono...

IL LUNGO ADDIO: DAVID BOWIE (1947-2016)

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Una delle frasi retoriche più insopportabili è quella che recita "lo spettacolo deve continuare " quando in alcuni casi sarebbe cosa buona e giusta fermarsi. Bene, oggi è una di quelle giornate, come lo fu quella dell'otto Dicembre del 1980; fermarsi come forma di rispetto nel ricordo di David Bowie, e di tutti quei momenti scolpiti nella nostra memoria. Si perché l'artista inglese ha attraversato ogni giorno della nostra esistenza, come un alieno arrivato dalle stelle nel periodo più innovativo e glorioso della storia della musica popolare, e come un demiurgo ha scandito gli stati d'animo di noi nati all'inizio degli anni sessanta e fine cinquanta. Dall'adolescenza inquieta in cui "Rebel Rebel " era il tuo inno stradaiolo, alle bellissime  suggestioni soul e funk di "Fame" e "Young Americans " a quel qualcosa che avevi dentro e non sapevi tirarlo fuori, salvo trovare le risposte in "Heroes" e in "Ashes to As...

DOWN TWO THAN LEFT (1977) - BOZ SCAGGS

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Boz Scaggs, attualmente settantaduenne, è un veterano del blues che continua a registrare dischi senza chiedere di più alla sua illustre carriera. Le sue opere sono sempre eleganti ma possono sfuggire all'attenzione dopo qualche ascolto. Coloro che hanno vissuto gli anni '70 potrebbero faticare a riconoscere l'eroe del nascente movimento musicale californiano che fuse rock, soul e pop. Scaggs ha venduto milioni di copie dei suoi dischi e ha collezionato numerose hits, alcune delle quali sono ancora suonate nelle feste con un tocco di nostalgia. "Down Two Then Left" è uscito dopo il successo straordinario di "Silk Degrees", un album seminale nel suo genere, e ha visto un cambio di produzione artistica con l'arrivo di Michael Omartian al posto di David Paich. Il risultato è un lavoro più orientato verso il blue-eyed soul rispetto al precedente, anche se manca un successo come "Lowdown".  Mentre "Hollywood" omaggia la scena dis...