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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

DOCTOR WU PRESENTS: MARCELLO ! - A JOURNEY INTO ITALIAN GROOVY STYLE

Ecco a voi un'altra compilation pubblicata in origine su Mixcloud dedicata allo stile italiano in musica. Quindi brani da soundtrack, bossa groove, shake, il tutto in 18 pezzi dal passato ma anche recenti. Spero che possa piacervi e che vi regali quelle buone vibrazioni che mi hanno trasmesso nel cucirla. Quindi, buon ascolto! Marcello ! by Doctorwu on Mixcloud

THE SCREAMING EAGLE OF SOUL: CHARLES BRADLEY

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Cuoco, imitatore, homeless e infine cantante, questa in sintesi la vita di Charles Bradley, artista afroamericano che alla tenera età di 64 anni è arrivato ad incidere il suo secondo album, "Victim of Love" , in uscita il prossimo 2 di aprile per la Daptone Records , etichetta specializzata in operazioni di "retrofuturo", dal momento che le loro produzioni si distinguono per un marcato accento sixties oriented per quanto riguarda soul e funk. Una vita non certo noiosa quella di Bradley. Nativo di Gainesville in Florida, cresciuto dalla nonna fino all'età di 8 anni, Bradley se ne andrà poi a Brooklyn per vivere insieme a sua madre, dove nel 1962, assistendo insieme alla sorella ad un esibizione di James Brown all'Apollo Theatre, ebbe l'illuminazione che dal quel giorno sarebbe stato lui in pensieri, parole, opere, omissioni, nonché nell'ugola. Si perché il nostro oltre ad imitare nello stile e nella voce il padrino del soul, si esibirà poi nei ...

VOTA E FAI VOTARE

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Niente paura, non si tratta di una nuova tornata elettorale. Più prosaicamente parliamo della "Targa MEI Musicletter - Indie Blog Award 2013", premio destinato al miglior blog indipendente di informazione culturale e musicale. Come fare a votare? Cliccate qui: https://www.facebook.com/ IndieBlogAward Verrete indirizzati ad una pagina Facebook (TARGA MEI MUSICLETTER –Indie Blog Award 2013) Qui, in corrispondenza del primo post che incontrate (del 7 marzo, descrittivo del Concorso), cliccate su Commenti. Scorrete, fino a trovare quello inserito da Leo Giovannini (cioè io) dove candido http://wudoctor.blogspot.it/. Ora cliccate su "Mi piace" e avrete dato il vostro voto. Ringrazio, Irriverent Escapade, assidua lettrice e commentatrice del blog, nonché amica, che mi ha "spronato" ad imbastire questa cosa. Quindi, se vi va, votate e fate votare: farete contenti il sottoscritto e pure il Padrino del Soul che è nei cieli e tutti gli angioletti funk. ...

BROOK BENTON vs. BOZ SCAGGS: RAINY NIGHT IN GEORGIA

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Oggi sfida ai massimi livelli per il classicone scritto da Tony Joe White nel 1962 e portato al successo da Brook Benton nel 1970. Brano cantato da una miriade di artisti, tra cui il grande Boz Scaggs, dove nel suo ultimo album "Memphis" ne da una versione carica di sensualità. Nello stesso anno della cover di Benton anche David Ruffin incise il brano per la Motown Records, che però non vide mai la luce. La cover più "particolare" è invece quella di Prince Buster, riscrisse il testo in versione reggae, con esplicite allusione sessuali, cambiando il titolo in "Big Five". Per il sottoscritto un buon pareggio, mi piacciono ambedue le versioni.

NOTTAMBULI: BRUNO MARTINO

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Quando nel 1960 Bruno Martino incise "Estate", forse non avrebbe immaginato che insieme a "Nel Blu Dipinto di Blu" sarebbe diventata la canzone italiana più conosciuta all'estero. La fortuna di "Estate" e del suo autore la dobbiamo a Joao Gilberto che la riarrangiò in versione bossa nova e la fece conoscere al mondo intero. Divenuta uno standard, la canzone è stata eseguita dai migliori jazzisti del tempo, tra le mie preferite quelle di Chet Baker, Michel Petrucciani e Shirley Horn e tra i numerosi artisti italiani che si sono cimentati con il brano, cito Vinicio Capossela. E pensare che Bruno Martino è diventato cantante per caso, dovendo sostituire la voce solista della sua orchestra durante un concerto. Bruno Martino mosse i suoi primi passi come pianista nell'Orchestra 013 di Piero Piccioni, in Rai, per poi "emigrare" nel nord europa dove con la sua jazz band ebbe un buon successo grazie al suo lavoro di sintesi, se così si pu...

IT'S MY LIFE I'M FIGTHING FOR: LEON THOMAS

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E' uscita da poco una bella compilation del cantante e musicista afroamericano Leon Thomas, "The Creator", raccolta che racconta in maniera esauriente la carriera dell'artista.  Leon Thomas ha inciso come solista 4 album per la prestigiosa etichetta Flying Dutchman Records, ha collaborato con il jazzman Pharoah Sanders per quattro album - insieme hanno inciso il brano più conosciuto di Leon, "The Creator Has a Master Plan"-  ed è stato anche nella band di Santana in due lavori del chitarrista americano, "Welcome" e "Lotus". Un'artista poliedrico il nostro, dallo stile vocale che ha ispirato molti cantanti , uno su tutti il nostro Demetrio Stratos, e la sua capacità di mischiare soul, jazz e blues ne hanno fatto un punto di riferimento per gli artisti della scena acid-jazz, uno su tutti i Galliano. Altamente consigliato.

IL LUNGO ADDIO: ARMANDO TROVAJOLI (1917-2013)

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Se n'è andato uno tra i più grandi musicisti che l'Italia abbia mai avuto, autore di innumerevoli colonne sonore per il cinema e la televisione nonché di alcune tra le commedie musicali più famose, come "Rugantino" di Garinei e Giovannini. Tra le mie preferite le ost che potete ascoltare sotto, "La famiglia Benvenuti" e "Una Magnum Special per Tony Saitta".

YOUR LOVE IS KING (SHE'S SO COOL)

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Quando nell'autunno del 1984 avemmo modo di ascoltare la voce e ammirare la raffinatezza dei modi della cantante anglo-nigeriana Sade, molti tirarono un sospiro di sollievo nel constatare che era possibile tornare a ballare e ad ascoltare musiche che avevano per base la sobrietà, sia come estetica che come sonorità, dopo le esagerazioni pacchiane dei new romantics e del techno pop. Si riascoltavano, rielaborate in maniera moderna, tutti quei suoni patrimonio di un'epoca passata, il jazz ed il soul degli anni cinquanta e sessanta e Sade, insieme ad altri artisti inglesi, penso agli Style Council, gli EBTG, Carmel, i Working Week e gli Animal Nightlife, furono i portavoce di quel movimento che andò sotto il nome di new-cool, l'antesignano di quel che fu poi conosciuto come acid-jazz. Ritornava la musica suonata senza i suoni di plastica che allora andavano per la maggiore, drum-machine e paccottiglia varia, per molti fu una scoperta, per altri un ritorno alla musica "...