Cantautore canadese ma di origine statunitense essendo nato a Brooklyn, Marc Jordan ha definito con i suoi primi tre album quello che sarà poi il pop californiano degli anni a venire. Qui ci occupiamo del suo secondo disco, realizzato nel 1979 e prodotto da Jay Gradon, disco che pur essendo più orecchiabile del precedente non ottenne il successo sperato presso il pubblico.
Il risultato è comunque un album con canzoni splendide, arrangiate e suonate come dio comanda, fatte di progressioni armoniche sempre più sofisticate e di assoli rubati al jazz. "Generalities" e "Lost in the hurrah" un gradino sopra le altre, ma è come scegliere tra un Sassicaia ed un Brunello di Montalcino.
Un disco che una volta ancora rimarca come i veri rivoluzionari della musica leggera siano stati questi artisti e non i soliti strimpellatori da tre accordi.
Di Marc Jordan ho un album del 90 dal titolo Cow,un pochettino più rock come sound rispetto a questo anche se nessuno se l'è filato.Mi chiedo sto povero uomo di cosa abbia vissuto se non vendeva mezza copia?
RispondiEliminagià, e pensare quanti cialtroni si sono arricchiti con un decimo della bravura di Marc.
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