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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

PERPETUAL GATEWAYS - ED MOTTA

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In Brasile vive un uomo il cui amore per la musica è senza pari. All'interno delle sue mura, si celano trentamila dischi in vinile e innumerevoli CD. Tuttavia, questo uomo non è soltanto un collezionista; egli è anche un musicista e cantante straordinario. Ora, tre anni dopo il suo album "AOR", Ed Motta è pronto a stupirci con una nuova opera musicale, "Perpetual Gateways", che si rivela essere il degno successore. Ancora una volta, le sonorità che richiamano gli Steely Dan aprono le danze. "Captain's Refusal", ad esempio, potrebbe facilmente essere scambiato per un brano degli Steely Dan da "Gaucho". Subito dopo, "Hypocondriac's Fun" fonde il linguaggio di Fagen con quello di Stevie Wonder, creando un risultato affascinante. "Good Intentions" invece ci catapulta nel cuore del soul, con una performance vocale straordinaria da parte di Motta. "Reader's Choice" rievoca ancora le suggestioni degli Ste...

IL LUNGO ADDIO: MAURICE WHITE (1941-2016)

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"The light is he, shining on you and me." C'è qualcuno là fuori che vorrà spendere almeno una bella parola per Maurice White e per ciò che ha rappresentato nella storia della musica? So bene che in Italia, il soul e il funk sono apprezzati solo da pochi, e che la notizia della sua scomparsa non riceverà la stessa risonanza mediatica che ha avuto quella del "duca bianco", ma mi perdonerete, il creatore degli Earth, Wind & Fire è stato e rimarrà per me uno dei punti fermi nel mio percorso di appassionato di musica e uno dei motivi per cui scrivo su questo blog. Nel ricordo di Maurice White si intrecciano i momenti della mia adolescenza, le domeniche pomeriggio trascorse nelle discoteche e nei locali di Firenze ormai scomparsi, proprio come quei miei 16 anni, e l'ascolto delle loro canzoni, apparentemente così perfette e semplici, ma in realtà così complesse nella loro composizione. Gli Earth, Wind & Fire sono un gruppo che molti hanno cercato di im...

E PENSO A TE - LUCIO BATTISTI

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Mi sono sempre avvicinato alle cover delle canzoni di Lucio Battisti con una certa diffidenza, se non addirittura con una repulsione vera e propria. Le sue canzoni originali erano già perfette di per sé e non avevano bisogno di ulteriori interpretazioni. Preciso che sto parlando dei brani cantati originariamente da Battisti, non delle canzoni scritte inizialmente per altri artisti. Battisti è stato oggetto di reinterpretazioni da parte di tutti: versioni jazz, in alcuni casi notevoli, da cantanti pop intramontabili a quelli noti solo per un'ora, fino ad arrivare addirittura a Carlo Conti, dove il presentatore fiorentino si cimenta in un improbabile medley tratto da un album che, già dal titolo, dice tutto: "Carnevalestro." "E Penso A Te" ha fatto la sua prima apparizione su vinile come lato B di "Maria, Maria," anch'essa opera di Battisti-Mogol, un 45 giri che doveva rilanciare la carriera di Bruno Lauzi. Tuttavia, sarà la versione del genio di ...