PORTA APERTA

Una porta socchiusa che lascia intravedere uno spiraglio di luce, il nostro che se ne sta seduto su una sedia con un uccello notturno su di una spalla, indeciso sul da farsi, una corda a mo' di serpente che sbuca dalla porta. Se Mayer Hawthorne voleva farcire di significati esoterici la copertina del suo nuovo disco, "Where Does This Door Go", direi che ci è riuscito alla perfezione. Il sottoscritto, che di esoterismo conosce il giusto, preferisce entrare attraversare la soglia della porta per scoprire quello che ci propone il soul singer del Michigan. Terzo album di studio questo, che promette e mantiene un rinnovamento stilistico del sound di Hawthorne, lasciando al passato le suggestioni retro soul in salsa Motown/Stax che avevano caratterizzato le produzioni precedenti. Qui infatti si può a ragione parlare di un disco che ha come punto di riferimento le stagioni d'oro del "blue eyed soul" e infatti in più di un brano il pensiero va in direzione Hall...