L'omone che vedete sopra ritratto nella copertina del suo nuovo album è un signore brasiliano che oltre ad essere uno dei più talentuosi musicisti del suo paese è anche un collezionista di dischi. Trentamila, si 30.000, album possiede il nostro, non mi è dato sapere se siano tutti vinili, ma per quel poco che conosco il tipo, penserei proprio di si. E' inevitabile quindi che Ed Motta abbia attraversato tutto lo scibile dei generi musicali fin qui prodotti, approdando alfine alla realizzazione di un album dedicato alla musica pop-westcoast, intitolato non a caso "AOR", uscito recentemente.
Per chi è appassionato del genere dirò che questo disco rappresenta uno dei lavori più belli che abbia ascoltato non solo in questo 2013, ma da qualche anno a questa parte. Innanzi tutto Ed Motta si è avvalso di musicisti nati e sputati per suonare questo genere, tra cui Chico Pinheiro, Bluey, lo conoscete vero, è il leader degli Incognito, ed il chitarrista David T. Walker. Il disco è un viaggio fatto insieme ai padri nobili del suono californiano, in particolare qui dentro si respirano le vibe degli Steely Dan periodo "Aja" e la maestria con cui Ed Motta tratteggia le note va oltre il semplice calligrafismo, qui si sente che dietro il microfono c'è un musicista che ama queste sonorità e ce lo viene a dire in forma di canzone. Suoni senza tempo quindi, estetica e pulizia sonora ai massimi livelli, canzoni nuove che suonano comunque familiari, insomma, un godimento continuo e un'altra dimostrazione che, volendo, un'altra via al pop è possibile.