Ecco uno dei misteri in cui ci imbatteremo spesso su questo blog. Dane Donohue è un musicista che a molti di voi, come del resto a me quando mi ci sono imbattuto non dirà niente, ha pubblicato un solo disco omonimo nel 1978 che è forse uno tra i più belli mai prodotti nel campo del pop californiano o west-coast che dir si voglia.
Ho poche notizie del suddetto artista, anche in rete sembra di trovarsi di fronte ad un fantasma visto le poche informazioni reperibili. Il disco è come diviso in due parti, nella facciata A troviamo delle canzoni più orientate verso la west-coast e il country mentre la facciata B si muove sul terreno del pop sofisticato con richiami alla musica nera.
Prodotto da Terence Boylan e suonato dalla crema dei turnisti californiani è un vero peccato che a conoscerlo siamo soltanto in tre gatti e che la reperibilità del disco è pressochè nulla se non rivolgendosi al mercato giapponese o a quello dei collezionisti; conosco gente che all'epoca si sarebbe venduta la mamma pur di venire in possesso di questo vinile.
Il brano che spicca nell'album è "Freedom", ma anche gli altri non sono da meno, componendo un mosaico di stili che per la loro bellezza sono risultati irripetibili in altri eventuali album dell'artista, che infatti non ci sono mai stati.
Produttore: Terence Boylan with Jai Winding, Steve Hodge, John Boylan
Musicisti: Drums: Andy Smith, David Kemper, Steve Gadd, Ed Greene Guitars: Larry Carlton, Dane Donohue, Jay Graydon, Steve Lukather Bass: Jeff D'Angelo, Bob Glaub, Scott Edwards, Chuck Rainey, Mike Porcaro Piano: Jai Winding, David Getreau, Victor Feldman Percussion: Victor Feldman, Steve Forman Sax: Ernie Watts Horns: Steve Madaio, Chuck Findley, Slyde Hyde, Gary Herbig, Tom Saviano Background Vocals: Don Henley, Stevie Nicks, J.D. Souther, Tim Schmit, Herb Pedersen, Tom Kelly, Bill Champlin
Jay Graidon e David Foster sono due tra i più celebrati produttori del pop californiano, ovunque ascoltiate gruppi come Earth Wind & Fire, Manhattan Tranfer, solisti come Al Jarreau, c'è il loro zampino, anzi ascoltando i pezzi che vi propongo anche qualcosa di più.
Autori in duo di un solo disco, con il nome di Airplay uscito nel 1980, hanno creato lo standard di riferimento per quel genere di musica mischiata con il rock, il soul, fatta di melodie complesse ma accattivanti e con inserti di sax e chitarre di derivazione jazzistica.
Nel disco collaborano alcuni dei migliori musicisti di L.A., quasi tutti i componenti dei Toto, Bill Champlin dei Chicago e Steve Kipner come coautori dei testi e la sezione dei fiati comandata di Jerry Hey. Tra le canzoni del disco si ricordano "After the love is gone" portata al successo dagli EW&F e "Nothing you can do about it", nonchè "Bix" canzone giocata tra il contrappunto di fiati e piano. Disco fondamentale per capire lo sviluppo di un certo modo di intendere la canzone americana.
Airplay: Jay Graydon, David Foster, Tommy Funderburk
Produttori: Jay Graydon, David Foster
Musicisti: Drums: Jeff Porcaro, Mike Baird Bass: David Hungate Guitars: Steve Lukather, Jay Graydon, Ray Parker Jr Keyboards: David Foster Synthesizer: Steve Porcaro, Pete Robinson Horn: Jerry Hey, Gary Grant, Steve Madaio, Bill Reichenbach, Charlie Loper Lead Vocals: Tommy Funderburk, Jay Graydon Background Vocals: Bill Champlin, Tom Kelly, Max Gronenthal and Airplay
Questo blog vuole essere un mio personale omaggio a tutti quei musicisti sconosciuti della west coast americana e non che hanno realizzato dei dischi ispirati alla musica degli Steely Dan e sconosciuti ai più.
Iniziamo però dai maestri, ovvero dagli Steely Dan in persona con la canzone che da il titolo al blog.