STOP TIME - JON REGEN



In quanto amante delle arti visive, ho sempre ritenuto che le copertine degli album siano parte integrante del prodotto, e provo un sottile piacere quando queste riflettono il contenuto musicale. Recentemente ho fatto questa esperienza con il nuovo album di Jon Regen, "Stop Time". La copertina raffigura una stanza spoglia con un divano in stile anni '60, dove l'artista è seduto in completo scuro e cravatta mentre sfoglia un giornale. Accanto c'è un tavolino di modernariato con una tazza da caffè e una bellissima caffettiera Moka in mostra.

Potremmo quasi utilizzare questi oggetti per definire la musica di Jon Regen, ma sarebbe un'analisi troppo semplice. Prima di tutto, è importante ricordare che Regen è un pianista jazz, un pupillo di Kenny Barron, e nella sua carriera ha collaborato con musicisti come Kyle Eastwood e Little Jimmy Scott. "Stop Time" è il suo terzo album da solista, prodotto dal talentuoso Michael Froom, che riesce abilmente a catturare l'essenza del pianista e cantante americano senza invadere il suo spazio.

L'essenza musicale di cui parlavo si riflette anche nella formazione del trio di Regen: pianoforte, basso e batteria (con Davey Faragher e Pete Thomas, noti per essere membri della band di Elvis Costello, The Imposters), con una spruzzata di chitarra elettrica in un paio di brani. Le canzoni raramente superano i quattro minuti, seguendo uno stile essenziale che a tratti richiama il miglior Randy Newman e il sottovalutato Bill Quateman. Tuttavia, questa essenza non manca del calore soulful che permea la scrittura pop-jazz di Regen, fortunatamente priva di eccessi autoreferenziali.

"Stop Time," uscito lo scorso giugno, è un album che si è sedimentato nella mia playlist come quei vini che necessitano di un po' di riposo per rivelare tutta la loro brillantezza e complessità. Al primo ascolto, potrebbe sembrare quasi indifferente, ma col passare del tempo diventa un appuntamento quasi quotidiano. Come un vino robusto che accoglie con il suo bouquet di profumi, una buona morbidezza al palato e lascia una sensazione di pulizia e chiarezza, così sono le canzoni di questo album.

I momenti salienti includono "Run to Me," "Stop Time," e "Annie," dove la scrittura musicale meticolosa si combina con l'eccezionale vocalità di Regen. Sono melodie belle, canzoni semplici e raffinate, un po' fuori moda ma proprio per questo capaci di accompagnare perfettamente una serata in casa con le persone care.




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