I FIORI DI UN GIORNO: GREG GUIDRY


One hit wonder, big in japan, questi alcuni tra gli appellativi, talvolta in senso quasi dispregiativo, con cui vengono ricordati quegli artisti che nella loro carriera hanno all'attivo un album o poco più, magari un disco con un brano che ha scalato le classifiche, e che una volta finita la piccola gloria effimera nel mondo occidentale, sono andati a cercare fortuna in oriente, il Giappone quasi sempre, paese ben più ricettivo di altri per questo tipo di sonorità.
Greg Guidry forse ad uno sguardo distratto può appartenere a questa categoria, ma come detto, solo per i distratti. Autore di un album "Over the line" del 1982, considerato dal sottoscritto come uno dei migliori prodotti di quel pop raffinato che va sotto il nome di westcoast aor o pop che dir si voglia. Amico di Michael Mc Donald, la cui influenza si sente nel primo brano dell'album, quella "Goin' Down" che entrò nella top ten americana del 1982, è stato anche compositore e collaboratore per numerosi artisti che bazzicavano le sue stesse note, Bill Labounty, la Climax Blues Band, Robby Dupree, Bill Champlin, l'Allman Brothers Band.
"Over the line" è un album che a trent'anni di distanza mantiene la stessa freschezza di allora, dieci brani tutti scritti dal nostro che si muovono tra pregevoli mid-tempo e sinuose ballate, canzoni che danno le "paghe" a tanti fantocci che bazzicano e bazzicavano il music business di ieri e di oggi, belle da bersi tutte d'un fiato senza riuscire mai a stancarti. Sfido chiunque a trovare un pezzo brutto da questo disco, a meno che non siate sotto effetto di qualche sostanza, come dovevano esserlo quei "geni" che hanno di fatto imposto lo stop alla carriera di Guidry,  considerato che l'album seguente lo ha inciso nel 2000 con canzoni risalenti agli anni ottanta pronte per un secondo album che non fu mai realizzato. Belle capre i discografici, non trovate?
"(I'm) Givin' it up" è il pezzo che preferisco, ma come detto anche gli altri non sono da meno, come ad esempio "Are you ready for love" cover di un suo brano portato al successo da Robbie Dupree, "Darlin' it's you" e "Gotta have more love" conosciuta per l'interpretazione della Climax Blues Band.
Greg Guidry ci ha lasciato nel 2003 a soli 53 anni  a causa di un'incendio nella sua residenza; il suo corpo fu trovato carbonizzato all'interno della sua auto nel garage di casa. Probabile suicidio, questo fu il responso che ne diede la polizia: un triste finale (spero almeno che a qualcuno dei "geni" di cui sopra rimorda la coscienza) per un grande artista.



Commenti

  1. Celo, celo, celo. Uno dei vinili i cui solchi sono buoni per piantarci le patate, da tanto li ho consumati. A me Guidry piaceva parecchio, onestamente, una delle poche cose che sono "sopravvissute" (mi scuso per la scelta poco felice dell'espressione) agli effimeri anni ottanta...

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  2. Davvero un gran bel disco, è invecchiato bene, come quasi tutti i dischi del genere.

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  3. ribadisco la mia prima impressione, canzoni belle, ben interpretate ma sembra manchi di personalità, potrebbe essere McDonald, Sembello o qualcun altro. Comunque l'ascolto rimane indubbiamente gradevole.

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    1. In questo caso forse va rimarcata la scrittura musicale, più che l'interpretazione, in pochi altri album ho trovato una continuità di canzoni così belle.

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  4. Cool! Qui i musicisti sono di classe AA, vero Harmo? Top AOR, great!

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  5. Recensione ineccepibile.
    Qualcuno forse sorriderà,ma per me questa è cultura.
    Certo,se poi penso che in giro la stragrande maggioranza delle persone ti guarda come stessi parlando in coreano quando ti riferisci a Guidry,Dupree,Champlin,Caldwell,Pages,Labounty,Jordan etc...mi cascano le p....
    Continuiamo così,facciamoci del male.

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    1. Grazie. Questa è cultura, nonostante questi artisti abbiano subito censure da parte dei soliti noti.
      Quelli stessi che "dettano la linea" e che poi se ne escono in prima pagina asserendo che "Take Five" è stata composta da Dave Brubeck:

      http://www.peninsula.eu/Assante.jpg
      http://www.peninsula.eu/TF6.jpg

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