I GO TO RIO


Ancora pochi giorni prima della pausa estiva, anche se a dirla tutta è da qualche settimana che posto poco o niente. Colpa delle olimpiadi, dove tra uno sport semisconosciuto e l'altro, sto facendo un'indigestione di pallavolo, classica e beach, e mi sto godendo la bellezza e l'armonia che le nazionali brasiliane, donne e uomini, mettono in campo. Il mio tifo va senza dubbio agli azzurri, nonostante i maschietti stiano complicandosi la vita, ma onestamente è una delle nazionali più deboli degli ultimi anni, le ragazze invece mi lasciano ben sperare per un podio. Ma quando vedo giocare Murilo, Vissotto, il buon vecchio Giba, Sergio, ma anche la Thaisa, Fabiana, Fernanda e Sheila, beh, anche il tifo più sfrenato passa in secondo piano. Poi, vi immaginate tra quattro anni, alle olimpiadi di Rio, che spettacolo il volley giocato nelle arene da ventimila posti? Per intanto, con la speranza di trovarmi li tra quattro anni esatti, vado con l'immaginazione tra la sabbia e le strade di Rio, in cerca di buona musica e di match di volley giocato sulle spiagge di Ipanema; al posto dell'Arno pieno di alghe e dei match sui bus tra controllori e "portoghesi" (per i più giovani per portoghese una volta veniva indicato chi entrava nei posti senza pagare il biglietto) meglio andar di fantasia, va...
P.s. La mia passione per il volley parte da lontano, per chi ne vuol sapere di più, vada pure qui, ma anche qui. Sportivamente parlando, per una volta sono stato nel posto giusto al momento giusto.

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