L'ORGOGLIO DI SCOZIA


Ve la immaginate una band di scozzesi bianchi dediti al funk nel Regno Unito degli anni '70?
Strano a dirsi, in un epoca in cui il glam prima e il punk dopo dettavano legge, eppure la Average White Band fu una delle più belle realtà della musica funk di quegli anni e ancora oggi è rispettata ed amata. E sinceramente, quando arrivarono al numero uno, dicasi UNO, nella hot 100 di Billboard con il loro primo singolo "Pick up the pieces", colsero di sorpresa buona parte del pubblico e della critica, ma quel brano, suonato da sei bianchi, fu la prova vivente dell'universalità e del fascino del funk. Un groove strumentale caratterizzato da un assolo "maligno" di sax in salsa be-bop ed una chitarra ispirata dai Jb's era quanto di più fresco e familiare si potesse ascoltare in ambito soul in quei giorni. Chi avesse ascoltato quel brano senza sapere che dietro a quelli strumenti c'erano dei ragazzi bianchi lentigginosi, avrebbe giurato che la crew fosse formata da un gruppo di neri assatanati. Ma il bello del funk è quello di oltrepassare le barriere di razza e di nazionalità, ma sopratutto, chi di quella musica ne è sincero fan, è quello di non cadere in facili e sterili pregiudizi.
"Era la filosofia del funk, davvero", ha dichiarato uno dei membri fondatore della band Alan Gorrie nel 1994. "Eravamo una soul band, sapevamo suonare roba be-bop, erano presenti diverse influenze, ma il principale punto d'incontro era rappresentato dal fatto che essenzialmente eravamo una funk band". Leggenda pura, avremo modo di riparlarne, adesso gustiamoci la band dal vivo a Montreaux nel 1977.

Commenti

  1. Una delle mie Band preferite di tutti i tempi, in assoluto! Great Mr.Harmo.

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  2. Irriverent Escapade3 maggio 2012 alle ore 10:22

    Celooooo!!!!
    Pero' ritrovarli qui cosi e' un ottimo viatico per risollevare una giornata cominciata male.
    Thanks, Harmo :-)

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  3. Grandi!:)...da noi sono venuti in una serata "sbagliata", come ricordano i fortunati che erano al concerto di Bob Marley a S.Siro...però gli altrettanto fortunati che erano il giorno dopo a Torino, in un clima più tollerante, credo che poterono apprezzare la loro bravura!

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  4. Grandissimi! peraltro la Scozia in generale è sempre stata più vicina ai ritmi "neri" dell'Inghilterra.....chissà come mai.

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